È durato circa due ore l’interrogatorio di convalida del fermo di A.P.. Si tratta della donna accusata di aver lasciato morire di stenti la figlia di 16 mesi nel loro appartamento di Milano. L’interrogatorio si è tenuto nel carcere di San Vittore di Milano, alla presenza del gip Fabrizio Filice e dell’avvocato della donna, Raffaella Brambilla. Al termine dell’interrogatorio il legale non ha voluto rilasciare dichiarazioni. La donna, 37 anni, è stata fermata con l’accusa di omicidio volontario pluriaggravato dai futili motivi e premeditazione.
La figlia, Diana, secondo quanto ricostruito dal Pm Francesco De Tommasi, è stata lasciata sola dalla madre all’interno della loro abitazione in via Parea, nella periferia est di Milano, nella culla per sette giorni consecutivi, senza assistenza, senza generi alimentari sufficienti e in condizioni di pericolo. La piccola è morta per stenti e per mancanza di accudimento.
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