La pandemia, a causa delle limitazioni agli spostamenti fuori i confini nazionali, ha indotto molti italiani a utilizzare il ricchissimo patrimonio culturale nazionale come meta di una vacanza.
Il Ministro della Cultura Dario Franceschini, ieri, in diretta al Tg1, ha dichiarato: “Stiamo lavorando per recuperare dei luoghi bellissimi che potranno diventare dei grandi attrattori di turismo culturale nel futuro. Abbiamo un patrimonio enorme da salvare, da recuperare e da restaurare, non solo nelle grandi città“.
“Il turismo culturale – ha sottolineato Franceschini – tornerà in Italia più prepotente di prima e al termine della pandemia e avremo lo stesso problema che avevamo fino al 2019: troppo affollamento in alcuni luoghi conosciuti nel mondo e bellezze straordinarie che non richiamano il turismo straniero“.
“Sulle periferie, poi – ha aggiunto Franceschini – abbiamo fatto un’operazione mettendo per la prima volta 22 milioni di euro per finanziare eventi culturali, concerti, spettacoli, la danza e il teatro. Vorremmo che si invertissero i flussi: normalmente si va a vedere un grande spettacolo nel centro storico. Vorremmo, invece, non soltanto per le persone che abitano nelle periferie, che ci fosse un’inversione di questi flussi: andare nelle periferie per vedere un grande spettacolo” – ha concluso il Ministro.