Ministro Istruzione: “la scuola ci fa sentire Paese”

In una intervista di  Sky Tg24 il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha dichiarato: “La  scuola ci fa sentire paese. Siamo tornati in classe, è una gioia vedere le classi piene di ragazzi. Riparte una scuola che deve non solo riaprire – in molte regioni è stata aperta lo scorso anno – ma anche ripensarsi, deve tornare a essere il centro della nostra comunità ed essere conscia di se stessa. Il compito della scuola quest’anno è farci sentire Paese”.

Non ho abbandonato – ha precisato il Ministro – l’idea di far togliere le mascherine laddove in classe siano tutti vaccinati: è la nostra direzione di marcia, è una indicazione chiara del decreto del 6 agosto. Stiamo lavorando da aprile ad una scuola nuova, più inclusiva affettuosa e stiamo lavorando anche su questo aspetto mascherine”.

Rientrano a scuola oggi 3.865.365 alunni delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte, Umbria, Veneto, oltre a quelli della Valle d’Aosta e della Provincia di Trento. Le lezioni sono già riprese il 6 settembre per gli studenti della Provincia di Bolzano, mentre inizieranno domani, 14 settembre, per 192.252 alunni della Sardegna, il 15 settembre per 1.706.814 bambini e ragazzi delle Regioni Campania, Liguria, Marche, Molise e Toscana, il 16 settembre per 829.028 studenti del Friuli Venezia Giulia e della Sicilia.

Gli ultimi a ritornare in classe saranno gli 813.853 alunni delle Regioni Calabria e Puglia, il 20 settembre. Sono stati assunti con contratto a tempo indeterminato 59.425 docenti (di cui 12.840 incarichi conferiti in base alle procedure del decreto sostegni bis) mentre da nominare ci saranno solo le supplenze brevi che vengono decise dai dirigenti scolastici.

Risultano assunti anche 10.729 ATA. Sono infine 87.209 i posti aggiuntivi in deroga già assegnati sul sostegno. Debutta stamane il Green pass che andrà controllato non solo al personale scolastico -i controlli sono avvenuti con una app già dai giorni scorsi, oggi entra in funzione una apposita piattaforma – ma anche ai genitori degli alunni che entrano in istituto e chiunque abbia accesso agli atenei.

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