Ha preso il via la sperimentazione clinica del booster Moderna, specifico contro la variante Omicron. L’azienda ha comunicato che è iniziata la fase 2 dello studio che prevede la somministrazione del vaccino ai pazienti per valutare la sicurezza, la tollerabilità e risposta immunitaria negli adulti.
La sperimentazione coinvolge 600 adulti, di cui la metà ha già ricevuto due dosi di Moderna meno di sei mesi fa, mentre l’altra metà ha già anche ricevuto il richiamo. Il booster specifico contro Omicron sarà quindi somministrato come terza o quarta dose. L’obiettivo del trial è valutare l’immunogenicità, la sicurezza e la reattogenicità del prodotto adattato.
Moderna ha pubblicato sul ‘New England Journal of Medicine’ i dati sulla durata della protezione conferita dalla terza dose fatta con l’attuale vaccino mRna-1273. Dalla misurazione degli anticorpi neutralizzanti 6 mesi dopo il booster, è emerso che la neutralizzazione di Omicron era diminuita di 6,3 volte rispetto al picco che si registra 29 giorni dopo il richiamo, ma gli anticorpi restavano rilevabili in tutti i partecipanti.
Stéphane Bancel, Ceo di Moderna, ha affermato: “Siamo rassicurati dalla persistenza degli anticorpi anti-Omicron 6 mesi dopo il booster da 50 microgrammi attualmente autorizzato. Tuttavia, considerata la minaccia a lungo termine legata alla capacità di Omicron di sfuggire all’immunità, stiamo portando avanti lo sviluppo di un vaccino di richiamo specifico per Omicron. E stiamo anche valutando se includere questo candidato Omicron specifico nel nostro programma di richiamo multivalente”. Bancel ha concluso: “Continueremo a condividere i dati con autorità sanitarie pubbliche per aiutarli a prendere decisioni basate sull’evidenza sulle migliori strategie di richiamo contro Sars-CoV-2″.