Il Monte Ararat è meglio conosciuto come il monte in cui, leggenda vuole, si fermò l‘Arca di Noè dopo che ci fu il diluvio. Oggi, il Monte, chiuso da tempo, apre all’alpinismo. Si tratta della vetta più alta della Turchia (5.137 metri) e situata nella parte est. Esattamente al confine con Iran e Armenia.
Il Monte era considerato un luogo sacro per la popolazione dell’Armenia, finché nel 1921 finì sotto il controllo di Ankara. Si tratta di una concessione di Stalin alla nuova Turchia di Ataturk. Un dolore profondo per gli armeni.
Nel 1984 fu vietato salirci, a causa dei conflitti tra Turchia e la guerriglia curda. Nel 2004 si poteva salire solo attraverso un permesso militare. Divieto che durò fino al 2015 finché non arrivò quello totale. La bella notizia, invece, è arrivata proprio in questi giorni con la sua riapertura agli alpinisti di tutto il mondo.
La notizia appresa, è un bene non solo per gli appassionati di alpinismo, ma soprattutto per la gente del luogo. Il monte Ararat è una risorsa fondamentale per il turismo.
Mehmet, uno dell’organizzazione di spedizione in cima ha dichiarato che l’apertura è per loro sicuramente una grandissima opportunità. “Il Pkk ha smesso di arruolare gente nei villaggi ormai da anni, ma la povertà prima spingeva verso la guerra, ora spinge i giovani ad emigrare”.