Ci ha lasciati Eugenio Scalfari, fondatore di Repubblica Eugenio Scalfari e fra i più grandi giornalisti italiani del XX secolo.
Lo riferisce “La Repubblica“, il giornale da lui stesso fondato nel 1976. È stato direttore fino al 1996. Poi è rimasto editorialista, occupandosi principalmente di analisi e retroscena politici e, negli ultimi anni, con sempre più frequenti editoriali, di religione e filosofia. Temi questi ultimi a cui aveva dedicato anche diversi libri. Sotto la sua guida, il quotidiano è diventato in pochi anni il primo giornale in Italia per numero di tirature, primato che conserverà a lungo. Eugenio Scalfari ha anche contribuito nel 1995, insieme ad Arrigo Benedetti, alla fondazione della rivista “L’Espresso” , di cui è stato Direttore.
Nato il 6 aprile 1924 a Civitavecchia, consegue il diploma classico a Sanremo e successivamente si laurea in Giurisprudenza a Roma. La sua prima esperienza nel giornalismo arriva quando è ancora studente, all’interno del giornale “Roma Fascista”. Dopo la guerra, nel 1950, si avvicina agli ambienti liberali e lavora come collaboratore de “Il Mondo”con le stelle polari di Croce, Luigi Einaudi e Salvemini, tra liberalismo e socialismo democratico.
Approda al settimanale “L’Europeo”ed è qui che inventa il giornalismo economico, genere che non esisteva o meglio era appannaggio di severi cultori della materia. Nel 1955 partecipa alla fondazione del Partito Radicale, di cui ricopre la carica di Vicesegretario Nazionale dal 1958 al 1963. Tra il 1968 e il 1972 è Deputato nelle file del Partito socialista.
Lascia la sua famiglia all’età di 98 anni.