Mosca commenta la conversazione di Giorgia Meloni, vittima di uno scherzo telefonico orchestrato dal duo di comici russi Vovan e Lexus. A parlare delle dichiarazioni della Premier italiana la portavoce del Ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova, che ha criticato Meloni per non aver condannato le correnti ultranazionaliste nella politica ucraina, paragonandole al fascismo italiano.
Zakharova si riferisce in particolare su questa risposta data dalla Premier: “Non sono d’accordo su questo penso che il nazionalismo sia un problema che ha Putin. Gli ucraini stanno facendo quello che devono fare, quello che è giusto fare, e noi cerchiamo di aiutarli“.
La portavoce, riferendosi a queste dichiarazioni, ha scritto su Telegram che parlando così la Meloni ha detto che il governo di Kiev ha il diritto di glorificare nazionalisti ucraini come Bandera e Roman Shukhevych. La Zakharova lancia un messaggio alla Permier, chiedendole se sarebbe pronta a glorificare dirigenti fascisti come Achille Starace o Achille Pavolini o le famigerate Brigate Nere che operarono tra il 1943 e il 1945 nell’Italia settentrionale come ala militare del Partito repubblicano fascista.
“Capisco – scrive Zakharova – che lei sia molto occupata con faccende molto importanti ed è improbabile che trovi il tempo per i libri. Ma sicuramente può trovare un’ora e mezza per un film. ‘Der Fall Collini’ è un film tedesco in cui appaiono anche attori italiani. Nessuno la accuserà di lasciarsi trasportare dalla propaganda del Cremlino. E forse capirà“.