I militari in Myanmar hanno ucciso una bambina di sette anni. Si tratta della vittima più giovane dagli inizi del Colpo di Stato. L’uccisione della bimba non è avvenuto in strada, almeno da quello che si apprende dalla Reuters. I militari hanno fatto irruzione nella casa dove viveva la piccola e uccisa con un proiettile all’addome.
Il fatto è avvenuto oggi pomeriggio nel distretto di Chan Mia Thar Si e i soccorsi dei medici per tentare di salvarla sono stati inutili. La situazione in Myanmar sembra quindi peggiorare e le notizie mostrano come i militari, oltre ai manifestanti, stiano uccidendo anche i civili.
Alla morte della piccola si aggiunge quella di un ragazzo di 14 anni, ucciso non durante la manifestazione, bensì durante un’irruzione in un complesso residenziale. I militari hanno sparato verso i cittadini disarmati, senza alcun tipo di attacco da parte di questi. Secondo i media, sarebbero otto i morti durante il blitz, ma non si tratta di certezza ufficiale.