Intorno alle 13, ora locale, sono cessate le ostilità nel Nagorno-Karabakh, come confermato anche dal Governo di Baku e riportato dall’agenzia Ria Novosti.
I rappresentanti dell’Azerbaigian e dei separatisti del Nagorno-Karabakh avvieranno domani i negoziati per la pace, nella città azera di Yevlakh.
I separatisti del Nagorno-Karabakh hanno deciso di deporre le armi come richiesto dall’Azerbaigian. A riportarlo l’agenzia russa Interfax. Fondamentale, secondo le autorità separatiste del Nagorno-Karabakh l’intervento dei peacekeeper russi.
Poche ore fa la Russia aveva chiesto di porre fine alle ostilità e alle vittime civili nella contesa. Stamane, invece, anche il Papa aveva invocato la fine degli scontri armati. “Ieri mi sono giunte notizie preoccupanti dal Nagorno-Karabakh, nel Caucaso meridionale – afferma il Pontefice durante l’udienza generale – dove la già critica situazione umanitaria è ora aggravata da ulteriori scontri armati. Rivolgo il mio appello a tutte le parti in causa e alla comunità internazionale affinché tacciano le armi e si compia ogni sforzo per trovare soluzioni pacifiche per il bene delle persone e il rispetto della dignità umana”.
(Screenshot da Wikipedia)