Nasce, a Roma, CUORE, l’ospedale del futuro

Un ospedale venuto dal futuro, tutto costruito intorno al cuore dei pazienti e innovativo non solo per le tecnologie e la struttura, ma soprattutto per il modello organizzativo dell’offerta di cura, unico nel nostro Paese e tra i pochi al mondo che strizza l’occhio alla sanità di domani. È CUORE  (Cardiovascular Unique Offer ReEngineered), un progetto completamente dedicato alle patologie cardiovascolari, che sorgerà nell’arco dei prossimi 4 anni all’interno del campus dell’Università Cattolica-Fondazione Policlinico Gemelli IRCCS di Roma, grazie alla partnership con Fondazione Roma, uno degli enti più importanti e attivi nel terzo settore, e l’Istituto Toniolo. È una esemplare testimonianza di una iniziativa completamente privata, senza apporto di capitali pubblici (d’altra parte, per una incomprensibile decisione, non sono stati assegnati capitali nel PNRR).

A presentarlo alla stampa sono stati il Prof. Avv. Emmanuele Francesco Maria Emanuele, Presidente Onorario Fondazione Roma e il Dottor Franco Parasassi, Presidente di Fondazione Roma con l’Avv. Carlo Fratta Pasini, Presidente di Fondazione Policlinico Gemelli IRCCS e il Professor Massimo Massetti, Direttore del Dipartimento di Scienze Cardiovascolari del Policlinico Universitario Gemelli IRCCS.

“Il progetto che viene presentato oggi – spiega il Prof. Avv. Emmanuele Francesco Maria Emanuele, Presidente Onorario della Fondazione Roma – al quale ho dato senza indugio, fin dagli inizi, essendone anche uno degli ispiratori, il mio totale sostegno, intende realizzare il sogno di ogni medico e di ogni paziente: cure eccellenti ma sostenibili, tecnologie all’avanguardia, personalizzazione del percorso di presa in carico del paziente. Nel Centro che andremo a costruire la competenza e la professionalità dei medici del Policlinico Gemelli, la tecnologia clinica e informativa di ultima generazione, e un modello organizzativo basato sul valore del risultato raggiunto per il singolo paziente, formeranno una combinazione straordinaria, che darà vita ad una struttura sanitaria unica al mondo, in grado di superare agevolmente tutte le criticità del modello organizzativo tradizionale finora perseguito, nel quale il malato è costretto ad “inseguire” le competenze e le consulenze dei vari specialisti, con una frammentazione del percorso di cura che espone a inappropriatezza, allungamenti dei tempi di diagnosi e cura, mancanza di attenzione ai bisogni del malato.” 

Di seguito, prende la parola Massimo Massetti, Direttore del Dipartimento di Scienze Cardiovascolari del Policlinico Universitario Gemelli, Ordinario di Chirurgia cardiaca all’Università Cattolica ed ideatore del progetto: “Abbiamo deciso di progettare una nuova struttura, disegnata su un modello sanitario innovativo, definito value-based, che mette al centro il malato nella qualità delle cure in tutte le fasi del ricovero ospedaliero. Con CUORE, il modello delle cure cambia il paradigma, grazie ad un’organizzazione centrata sul paziente e il suo problema di salute, anziché sulle diverse prestazioni. Questa sarà un’innovazione unica nella sanità del Paese, un modello replicabile che possa rappresentare una nuova pagina del progresso nel campo delle cardiovascolari. Le tecnologie più innovative, insieme alle migliori competenze specialistiche, ruoteranno intorno al paziente che sarà curato seguendo un percorso clinico-assistenziale condiviso e inspirato alle linee guida internazionali.”

Il Direttore continua, poi, a presentare la struttura di CUORE e la descrive come un edificio green, ecosostenibile, immerso nella natura e dalle linee architettoniche fluide ed eleganti, perché anche la bellezza degli ambienti dà un importante contributo al benessere psico-fisico del paziente e di chi ci lavora. Insomma, un hotel a 5 stelle aperto a tutti i pazienti, sia a quelli che arrivano dal nostro pronto soccorso, sia a quelli inviati da altri ospedali e saranno numerosi del Centro-Sud Italia, sia che siano paganti, convenzionati o nulla tenenti.

Secondo il Direttore Generale del Gemelli Marco Elefanti, intervenuto insieme al Presidente del Gemelli Carlo Fratta Pasini e al Presidente della Fondazione Roma, Franco Parasassi, il progetto sarà terminato in 4 anni e ci saranno, su sei piani,  104 posti letto di degenza ordinaria e 29 di terapia intensiva, 24 ambulatori multidisciplinari, 10 sale operatorie, due delle quali “ibride”, cioè dotate di angiografo robotizzato, un reparto di diagnostica con una risonanza magnetica e una TAC per l’imaging cardiovascolare.

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