Navalny rimane in carcere. Arrestati anche i suoi collaboratori

Il giudice del tribunale distrettuale di Mosca, Musa Musayev, ha respinto il ricorso contro la custodia cautelare di 30 giorni di Aleksei Navalny. L’uomo rimarrà dunque nel carcere di Matrosskaya Tishina.

Il detenuto attraverso un collegamento video parla ai manifestanti che sono scesi in piazza lo scorso sbatto. Gli stessi che riscenderanno nuovamente domenica. Navalny li ha definiti dei veri e “propri patrioti della Russia”.

I sostenitori di Navalny

La custodia cautelare (di 48 ore) è stata richiesta anche per le persone vicine al detenuto e si tratta del fratello Oleg, la giurista Lyubov Sobol e il medico Anastasia Vasilyeva. L’accusa è di violazione delle norme sanitarie contro la diffusione del Covid19.  Gli agenti hanno perquisito inoltre più di dieci abitazioni appartenenti ai sostenitori del detenuto.

Secondo il comitato inquirente, erano coinvolti nella protesta anche dei minori a sostegno dell’oppositore. Per questo motivo hanno aperto un’inchiesta a carico di Leonid Volkov, coordinatore regionale della struttura politica di Navalny.

La settimana scorsa, la Rozkimnadzor (agenzia delle regolamentazione dei media) ha richiesto la cancellazione dei post riguardanti la protesta, ma non essendo avvenuta l’eliminazione, ha annunciato sanzioni per i principali social network.

Dal Cremlino la difesa verso i provvedimenti giudiziari: “molte leggi sono state violate, ma la giustizia sta facendo il suo corso. La questione è su cosa hanno bisogno le forze dell’ordine per garantire legalità e ordine”.

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