Non ci sarà alcun cessate il fuoco, neanche temporaneo. No all’ingresso di carburante per gli ospedali della Striscia di Gaza. Questa la risposta del Premier israeliano Netanyahu alle richieste avanzate dal Segretario di Stato americano Antony Blinken. Quella odierna è la terza visita in Israele dell’americano, che aveva come obiettivo proprio quello di arrivare ad una pausa umanitaria per permettere una mediazione.
Blinken ha visto sia Netanyahu che il Presidente israeliano Isaac Herzog. Colloqui che hanno avuto come tema centrale questioni riguardanti la sopracitata pausa umanitaria. Secondo il Segretario di Stato Usa, uno scenario del genere potrebbe aiutare gli sforzi per gli ostaggi e la consegna degli aiuti ai civili a Gaza.
“Abbiamo discusso come usare la pausa umanitaria per consegnare aiuti e per gli ostaggi e come fare che questa non aiuti Hamas. Bisogna evitare di negare il carburante per gli ospedali di Gaza“, ha dichiarato Blinken a margine degli incontri. Stati Uniti e Israele, a detta del Segretario, avrebbero identificato un meccanismo per permettere che il carburante raggiunga Gaza per gli ospedali ed altre necessità.
Blinken ha riferito di aver parlato con i leader israeliani su possibili continue consegne di cibo, acqua, medicinali, carburanti ed altri beni essenziali. Colloqui che andranno avanti consentire agli aiuti di arrivare a destinazione, compresi quelli delle Nazioni Unite.
Per Antony Blinken l’obiettivo della guerra in corso non si limita alla sconfitta di Hamas, ma si estende anche a un’ipotetica speranza di pace pace tra i due Stati. “Non si tratta solo di affrontare Hamas per sconfiggerla fisicamente, ma anche di far sì che non si ripeta il 7 ottobre. La visione verso una pace con due Stati può dare alla gente qualcosa per sperare, c’è un’ampia coalizione nella regione che la sostiene“.
(foto da us.government)
