Si chiama “Note di cronaca” il lavoro di Stefano Corradino, giornalista Rai con oltre 21 anni di esperienza sul campo. È uscito il 21 maggio, è un disco ma non come tutti gli altri. Le tracce sono 7 e tutte partono dal racconto di cronaca, dalle storie che Corradino ha raccolto e raccoglie ogni giorno nella sua attività giornalistica. I temi, infatti, sono l’immigrazione, le morti sul lavoro, le donne vittime, le mafie, i diritti umani violati, i giornalisti uccisi e la pandemia vista dagli occhi del personale sanitario.
Il disco, fra l’altro, è valso a Corradino un riconoscimento, proprio ieri. Si tratta del Premio “Buone pratiche” promosso dal Parlamento Europeo. Al giornalista è stato assegnato in qualità di cronista per Rainews24 e anche come cantautore per “Note di cronaca”.
Di “Note di cronaca” Corradino ha scritto parole e musica e via via, da giugno, sta rilasciando i videoclip originali delle tracce sul suo canale Youtube (qui il link). Sono già fuori “Sulla nostra pelle” dedicata alla storia di Stefano Cucchi, “Contagiò” sul coraggio del personale sanitario durante la pandemia e “Rosa bianca” dedicata a Ilaria Alpi, giornalista d’inchiesta inviata di Rai tre che trovò la morte nell’agguato di Mogadiscio il 20 marzo del 1994.
Al centro del lavoro quindi i diritti umani, quelli per cui lottare e raccontare sempre come cronisti, quelli da cantare a questo punto. Parte dei proventi di questo concept album, infine, andranno ad Amnisty International.
E che sia un nuovo modo di fare cronaca? Lo abbiamo chiesto all’autore, Stefano Corradino, nella nostra intervista.