La Polizia di Stato di Novara ha eseguito questa mattina arresti nei confronti di un’associazione a delinquere, che truffava persone anziane e vulnerabili.
Il gruppo di criminali è responsabile di ben oltre 50 truffe nelle province di Novara, Vercelli e Como. Il metodo messo in atto era quello del Caro nipote. I delinquenti chiamano la vittima e si spaccia per un loro parente, inventandosi finti incidenti oppure di essere in fin di vita, dopo aver contratto il Coronavirus. Alla fine convincono l’anziano a dare loro una mano, facendosi restare del denaro e degli oggetti di valore.
L’inizio delle indagini
A dare il via alle indagini, che sono cominciate a marzo 2020, è stata la denuncia di una donna, ultra ottantenne, che già in passato ha subito una truffa del genere. La signora, ricordandosi la passata esperienza, ha finto di stare al gioco dei truffatori, ma allo stesso tempo ha chiamato la Polizia. Ciò ha portato all’immediato arresto del giovane che si è presentato per ritirare il bottino, facendo partire le indagini.
Dopo una serie di pedinamenti, appostamenti e intercettazioni molto complicate, visto che chi telefonava si trova in Polonia, si è arrivati a ricostruire la struttura del gruppo e a ricollegarlo ad una cinquantina episodi avvenuti tra i mesi di gennaio e agosto 2020.
Si stima che il valore delle truffe ammonti a circa 400.000 euro, tra denaro e gioielli. Gli oggetti di valore sono stati spediti in Polonia con lo scopo di riciclarli, ricavarne soldi e farne perdere ogni traccia.