Tensioni a Mogadiscio. Una serie di scontri sono avvenuti ieri a margine di una manifestazione degli oppositori del Presidente Mohamed Abdullahi Mohamed, detto Farmajo. Si è trattato di un conflitto a fuoco tra uomini armati e le forze somale in un trafficato incrocio del centro della città. Pare che la casa del leader degli oppositori di Farmajo, Abdirahman Abdishakur Warsame, sia stata presa di mira. Al momento, non si hanno notizie di eventuali vittime o feriti. L’ambasciata britannica in Somalia e l’ambasciatore dell’UE, Nicolas Berlanga, si sono detti entrambi “molto preoccupati” per la situazione.
La crisi politica e il nuovo mandato di Farmajo fino al 2023
La Somalia vive una profonda crisi politica dalla seconda metà del 2020. Manca il consenso politico per nuove elezioni, che erano previste a cavallo fra 2020 e 2021. Il 12 aprile il Parlamento ha prorogato con una legge il mandato del Presidente Farmajo, scaduto a febbraio: resterà in carica per altri due anni, fino al 2023, quando avverrà un’elezione a scrutinio universale.
Gli oppositori chiedono le dimissioni di Farmajo. Numerose sono state le manifestazioni in cui si sono visti uomini pesantemente armati. Questo di Mogadiscio è il secondo scontro dal 12 aprile dopo quello a Marinaya, quartiere nei pressi dell’abitazione dell’ex presidente Hassan Sheik Mohamud, altro leader dell’opposizione.