Nuovo attacco a Gaza: bilancio grave 8 donne e 2 bambini uccisi

E’ sempre alta la tensione a Gaza, dove, dopo il dietrofront dell’esercito israeliano seguito all’annuncio di una operazione via terra, sono proseguiti anche questa notte gli attacchi aerei e il lancio di razzi.

Almeno 10 persone, tra cui 2 donne e 8 bambini, tutti membri della stessa famiglia Abu Hatab, sono stati uccisi la scorsa notte in un attacco israeliano nel campo profughi di Al-Shati nel nord della Striscia. Lo riferisce l’agenzia Maan secondo cui ad essere colpita è stata una casa di tre piani.

Nella stessa città facinorosi arabi hanno aggredito due cronisti televisivi ebrei. Disordini anche a Gerusalemme est, dove gruppi di arabi hanno attaccato ed incendiato una volante della polizia.

Un bambino di 12 anni è stato ustionato in maniera grave, ed il fratello in modo medio. Nella stessa città facinorosi arabi hanno aggredito due cronisti televisivi ebrei. Nella stessa città facinorosi arabi hanno aggredito due cronisti televisivi ebrei. Disordini anche a Gerusalemme est, dove gruppi di arabi hanno attaccato ed incendiato una volante della polizia. Disordini anche a Gerusalemme est, dove gruppi di arabi hanno attaccato ed incendiato una volante della polizia.

Il numero delle persone uccise dai raid israeliani a Gaza è salito a 126, tra cui 31 bambini e 20 donne: lo riferiscono le autorità sanitarie della Striscia, citate dal quotidiano Haaretz.

Secondo la stessa fonte, sono 950 i feriti nell’attacco, che in serata continuava, anche se con minore intensità. Anche i lanci di razzi da Gaza non si sono interrotti: le sirene anti-missili hanno suonato stasera a Be’er Sheva, nel sud di Israele.

I caccia israeliani hanno colpito durante la notte obiettivi nel centro di Gaza, ha detto l’esercito israeliano. L’aviazione israeliana ha colpito diversi siti nella Striscia durante la notte, mentre i razzi hanno nuovamente colpito lo Stato ebraico. L’esercito israeliano ha detto di aver colpito un “ufficio operativo” di Hamas vicino al centro di Gaza City, con ulteriori attacchi notturni contro quelli che i militari hanno chiamato “siti di lancio sotterranei“. Le sirene di allarme anti-missile hanno suonato nelle prime ore del giorno in varie località del sud di Israele.

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