Oggi la Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro

Si celebra oggi la Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro. La ricorrenza, che cade ogni anno la seconda domenica di ottobre, è nata nel 1998 con un decreto del Presidente del Consiglio sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Forte promotore dell’iniziativa fu l’ANMIL, che ha chiesto di istituzionalizzare una ricorrenza che veniva inizialmente celebrata senza il riconoscimento ufficiale da parte dello Stato.

Impietosi i numeri delle vittime sul luogo di lavoro. INAIL fa sapere che da gennaio a luglio 2023 sono in tutto 430 le persone ad aver perso la vita. A queste si sommano le morti nel tragitto casa lavoro, 129.

In questa speciale, tremenda classifica il primato di incidenti mortali sul lavoro è incontrastato: la Lombardia conta 74 morti, seguita dal Veneto a quota 40, il Lazio a 36, la Campania e il Piemonte con 33 morti, l’Emilia-Romagna con 31, la Puglia 29, la Sicilia 26 e la Toscana 21.

Valle d’Aosta e Molise fanno registrare il minor numero di incidenti fatali, 1. La Basilicata, invece, è a quota 5, la Sardegna a 10, Trentino e Liguria a 11.

Scendono, secondo i dati INAIL, le denunce per infortuni sul lavoro, meno 21,9% in 12 mesi. Numeri che però erano gonfiati dall’emergenza Covid, in ambito sanitario il calo è stato del 63%. Il settore più colpito dalle morti sul luogo di lavoro è quello dei trasporti e magazzinaggio, con 61 vittime. Seguono il settore delle costruzioni con 58 vittime, quello delle attività manifatturiere con 51 vittime e quello del commercio con 32 vittime.

La fascia di età più colpita è quella dei lavoratori over 65, un rischio di infortunio mortale raddoppiato per i lavoratori stranieri rispetto a quelli italiani.

(Foto da Pixabay)

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