A Ribera, circa 40 Carabinieri della Compagnia di Sciacca hanno disarticolato una vera e propria piazza di spaccio di stupefacenti attivata da un gruppo di cittadini extracomunitari di nazionalità tunisina che, approfittando anche delle misure di contenimento imposte nei mesi scorsi per fronteggiare il diffondersi della pandemia da Covid-19, si era impadronito dell’intero quartiere ormai disabitato di Via Tevere, adibendolo ad un vera e propria base operativa e logistica per il traffico degli stupefacenti.
Gli spacciatori avevano eretto la zona a loro roccaforte ed il viavai di acquirenti non è sfuggito ai Carabinieri di Ribera, che a partire dallo scorso mese di marzo hanno eseguito numerosi servizi di osservazione dell’intera area, anche attraverso l’utilizzo di attività tecniche di monitoraggio video, che hanno consentito di documentare il profondo stato di degrado e illegalità diffusa in cui versava l’intero quartiere.
Nel corso dei servizi sono stati acquisiti riscontri investigativi decisivi sequestrando diversi quantitativi di droga, appena acquistata da giovani assuntori talvolta anche minori, che spesso si intrattenevano suoi luoghi anche per consumare la droga ed assumere alcol. L’attività di repressione ha permesso di identificare gli spacciatori, definendo il ruolo di ciascuno. Sono stati documentati centinaia episodi di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, hashish e marijuana avvenuti nonostante le restrizioni alla circolazione delle persone imposte dalle misure “anti Covid”.
Nel corso dell’indagine sono stati sequestrati circa 20 gr. di cocaina, 50 gr. di hashish e 50 gr. di marijuana oltre alla somma complessiva di circa 2000 euro ritenuta il provento dell’attività di spaccio, mentre circa 30 persone sono state segnalate amministrativamente quali assuntori di stupefacente. Questa mattina i militari hanno ripristinato lo stato di legalità nel quartiere eseguendo 7 ordinanze di Custodia Cautelare in carcere ed una ordinanza di divieto di dimora nel Comune di Ribera.
Si tratta di soggetti di origine tunisina tra i 40 ed i 23 anni senza fissa dimora e la maggior parte gravati da precedenti penali.