Ornella Vanoni: stop ai concerti. “Sento le voci nella mia testa”

Doveva girare l’Italia per tutta l’estate ma purtroppo Ornella Vanoni ha detto “stop“. In più si è dovuta fermare anche dal “grande progetto” che stava preparando.

Direttamente dai social arriva il messaggio: “Sarà capitato a tutti di avere un incubo, difficilmente positivo. Ero in battaglia con me, ero agitata, ancora troppi dolori, ed improvvisamente sento voci confuse che parlano forte e si sovrappongono. Allora mi sono svegliata per cercare i tappi di cera. Inutili, le voci erano nella mia testa. In quel momento ho preso una decisione: avevo un grande progetto ma adesso non mi sento di farlo, e questa estate sarà dedicata al riposo.

Dal suo staff fanno sapere però che Ornella Vanoni sarà comunque presente per alcuni eventi immancabili come il concerto-tributo per Lucio Dalla all’Arena di Verona il 2 giungno.  Ma ancora prima sarà sul palco del primo maggio a Roma e il 24 aprile sarà a Sanremo per ricevere il Premio Tenco Speciale. “Mi rende molto felice, è un onore per me riceverlo – ha commentato Ornella  –  Mi divertirò, anche, perché sarò insieme a tutte le persone che in questi anni hanno partecipato alla realizzazione del mio album Unica“. Bisogna anche dire che Ornella Vanoni sarà la prima artista a ricevere il Premio Tenco Special.

Il Club Tenco ha dichiarato che: “Straordinario esempio di interprete e autrice di una canzone sempre intelligente e ai vertici della qualità artistica, fin dagli esordi ha fornito suggestioni musicali spesso inedite e ha continuato a farlo in tutta la carriera. Con un inconfondibile stile che privilegia l’emozione, ci ha presentato le canzoni della mala, le composizioni dei cantautori genovesi e milanesi, la grande canzone poetica brasiliana andando anche a scoprire nuovi talenti compositivi nelle giovani leve italiane.

“Nei giorni scorsi – continua la nota diffusa dal Club – la cantante aveva pubblicato sui social una versione voce e violoncello de “Il disertore”, la canzone contro la guerra di Boris Vian e riadattata in italiano da Giorgio Calabrese e incisa proprio da Ornella Vanoni nel 1971. Una presa di posizione contro la guerra.

 

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