Orsa JJ4: veterinari e genitori del runner contro l’abbattimento

A pochi giorni dalla cattura dall’Orsa JJ4 – che sta bene – prosegue la polemica. Si trova attualmente al centro faunistico di Casteller (TN), dove vi rimarrà fino a che non verranno prese delle decisioni in merito al suo futuro. Il Presidente del Trentino Maurizio Fugatti, non torna indietro sulla sua scelta, rimanendo impassibile sul tema abbattimento. L’orsa deve morire.

La prossima sentenza si terrà l’11 maggio, ma nel frattempo i cittadini non rimangono in silenzio. Continuano nella propria lotta le Associazioni Lav, ma anche OIPA, sostenuti anche dai veterinari. Proprio questi ultimi, attraverso un comunicato stampa, hanno reso noto quanto segue:

“L’Ordine dei Veterinari della provincia di Trento, delibera con voto favorevole all’unanimità quanto segue: Si sollecitano i colleghi professionisti veterinari addetti a vario titolo, e iscritti presso l’Ordine della provincia di Trento, di non assumere alcuna iniziativa che possa provocare la morte del soggetto per eutanasia, se non in precedenza concordata con il presente Ordine”.

Uccidere ora è inutile e i veterinari ne spiegano il motivo. Anziché uccidere l’animale, è necessario effettuare un’analisi complessiva della gestione dei plantigradi che sono presenti sul territorio di Trento. Inoltre essendo orami l’orsa stata catturata, non vi è più alcun rischio per la popolazione. Un’altra regione si è proposta per il trasporto dell’orsa in altri spazi.

I genitore del runner contro l’abbattimento

Tutta Italia segue ormai da giorni con forte attenzione, e grande apprensione, la storia dell’orsa JJ4, il plantigrado che ha ucciso il runner di 26enne, Andrea Papi. Tuttavia, ad essere contro l’abbattimento ci sono anche i genitori del giovane. In una trasmissione televisiva, entrambi hanno dichiarato: “Lui è andato per una passeggiata come tutti i ragazzi fanno qui…Io non so i cartelli dove li hanno messi, noi non ne abbiamo visto neanche uno. Si sapeva che potesse accadere, erano successi già otto casi ma non bastavano ancora per mettere mano e togliere gli orsi. Non vogliamo abbatterlo, ammazzarlo, non è questo che vogliamo, noi vogliamo solo dare dignità e giustizia ad Andrea e di dire togliamo gli orsi e non solo limitarli a 50, perché anche 50 saranno troppi”.

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