Il segretario nazionale per l’Umbria del SAPPE, Fabrizio Bonino, ha raccontato gli eventi che hanno coinvolto la Casa di reclusione di Orvieto. Nella mattinata del 19 dicembre, nei locali dell’infermeria, un detenuto di nazionalità marocchina, in esecuzione di pena fino al 2024 per i reati di rapina aggravata ed altro, pretendeva dal medico del carcere di ottenere il Greenpass rafforzato nonostante avesse ricevuto una sola dose di vaccino anti Covid-19 nell’ottobre scorso.
Vista la contrarietà del medico, il detenuto ha dato in escandescenza tanto da rendere necessario l’intervento immediato di più unità di Polizia Penitenziaria. Il personale intervenuto ha tentato di riportare alla calma l’uomo che però aveva una lametta che teneva nel proprio cappello e con questa si è scagliato contro i Poliziotti: per fortuna sono riusciti a disarmarlo ma il detenuto, nel divincolarsi, ha dato una testata ad un Sovrintendente di Polizia. Arrivati presso il Reparto isolamento per portare il detenuto in cella, questo ha afferrato violentemente un altro Sovrintendente trascinandolo con sé all’interno della cella per poi colpirlo violentemente con pugni alla nuca. Contuso un altro poliziotto che però nel frattempo era riuscito a estrarre il collega dalla cella da dove era stato sequestrato.
“Successivamente – racconta Bonino –alle ore 13.30, il detenuto, persistendo nelle sue intemperanze, ha incendiato anche il materasso della propria cella, prontamente sedato dal personale di Polizia penitenziaria”.