PA attaccata dagli hacker: “Buste paga a rischio? Ipotesi remota”

Ancora guai e difficoltà per la Pubblica Amministrazione, colpita da un attacco sferrato, probabilmente, da uno dei gruppi hacker più attivi in Italia. Gravi le conseguenze per i piccoli comuni, quelli meno strutturati. Dallo scorso 8 dicembre ad oggi compreso continuano ad essere bloccati i sistemi di molte pubbliche amministrazioni.

I tecnici, come riporta il Corriere, sono riusciti a ripristinare circa il 50% dei servizi, ma il ritorno alla normalità dovrebbe essere molto complicato.

Il servizio attualmente in blackout è quello legato al software che gestisce anagrafe e servizi ai cittadini. Il riverbero di questo blocco però si avverte anche a molti altri organi, locali e nazionali, della pubblica amministrazione. I danni principali sono stati riscontrati in alcuni servizi digitali, come quelli relativi alla gestione dei cedolini paga.

Per questo, il Corriere ha rivelato, attraverso una fonte anonima, che è a rischio, anche se in maniera remota, l’erogazione delle tredicesime a migliaia di dipendenti pubblici.

Intanto sono stati attivati piani di emergenza per la risoluzione dei numerosi problemi. Sono state avviate preziose sinergie tra Pubblica Amministrazione e la società che gestisce i servizi digitali, con l’impiego di risorse illimitate e lavorando senza interruzioni. Il fine ultimo, è  garantire agli italiani una tempestiva ripresa dei servizi, anche se l’ultimo aggiornamento di questa situazione risale ormai al 13 dicembre scorso.

L’Agenzia per l’Italia digitale ha richiesto ufficialmente informazioni a PA Digitale, che dovranno essere fornite entro 2 giorni. Si sta cercando di capire se l’attacco ha riguardato anche i servizi di conservazione a norma, un aspetto cruciale considerando la sensibilità dei dati gestiti. PA digitale, inoltre, dovrà fornire una panoramica completa delle aree colpite e delle funzionalità compromesse.

(Foto da Pixabay)

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