Vito Lo Monaco, Presidente emerito del centro studi Pio La Torre, ha spiegato il senso della partecipazione alla marcia antimafia. “Quarant’anni dopo la prima marcia antimafia il clima è cambiato, oggi torniamo in corteo dopo l’arresto di Matteo Messina Denaro che con la sua latitanza trentennale resa possibile da connivenze politiche, amministrative e culturali impone, oggi più che mai, la necessità di sciogliere il nodo mafia-corruzione. Torniamo in corteo dopo il covid insieme a studenti, Chiesa, sindacati, politici, cittadini a ribadire l’attualità della legge Rognoni- La Torre”.
Un’adesione massiccia e trasversale che ha visto migliaia di persone in cammino lungo quasi sei km di quella che prima era nota come strada del Vallone e via di fuga dei killer, e dal 2014 ribattezzata strada della marcia antimafia.
Tra i presenti, come nel 1983, padre Cosimo Scordato e padre Michele Stabile.