Palermo: traffico di rifiuti. Operazione dei Carabinieri

Questa mattina, i Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Palermo, hanno dato esecuzione ad una ordinanza di applicazione di una misura cautelare personale agli arresti domiciliari e 21 misure cautelari reali – sequestri preventivi -, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Gela, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 14 soggetti gelesi, indagati per l’illecita attività di raccolta, trasporto, gestione e smaltimento di rifiuti speciali, anche di natura pericolosa, in arterie stradali prossime al centro urbano, tale da determinare un serio pericolo per la salubrità dell’ambiente e una situazione di significativo degrado del paesaggio.

Si tratta di un accertamento compiuto nella fase delle indagini preliminari che necessita della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa.

L’attività investigativa trae origine dalla denuncia dello stato di grave degrado ambientale in cui versavano diverse arterie stradali rurali gelesi prossime al centro abitato (cd. “trazzere”), diventate vere e proprie discariche abusive a cielo aperto, in quanto oggetto di sistematici abbandoni di rifiuti speciali, anche pericolosi, realizzati da autotrasportatori abusivi e privati cittadini.

Secondo l’impostazione accusatoria, le indagini espletate, anche attraverso videoriprese, avrebbero evidenziato elementi indiziari in capo agli indagati – per lo più padroncini abusivi, aventi base logistica a Gela e operanti autonomamente a “chiamata diretta” del cliente – in ordine all’illecito, sistematico e continuativo smaltimento – spesso avvenuto tramite combustione – di ingenti quantitativi di rifiuti speciali pericolosi e non (rifiuti inerti frammisti a scarti di plastiche derivanti da attività di demolizione e costruzione di fabbricati, onduline e vasche in eternit/amianto, ingombranti, elettrodomestici fuori uso, etc.), quantificabili – per il solo arco temporale in esame – in circa 450,00 tonnellate.

L’illecita attività portava alla creazione di almeno nr. 6 discariche abusive che si estendevano per chilometri quadrati lungo i margini di 4 “trazzere”, adiacenti il centro abitato, con conseguente presumibile inquinamento delle matrici ambientali suolo e sottosuolo, nonché dell’atmosfera, per via delle emissioni di sostanze gassose dannose sprigionate dagli incendi.

 

 

 

 

 

 

 

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