Papa Francesco è arrivato in Mongolia

In occasione dei consueti saluti che durante i suoi viaggi in aereo il Papà rivolge agli operatori dell’informazione, ha parlato del Paese asiatico evidenziando che la Mongolia si capisce col silenzio.

Il Pontefice ha preso spunto dalla scarsa densità della popolazione nel vasto territorio della nazione e ha detto, rivolgendosi ai 70 giornalisti che lo accompagnano: “Andare in Mongolia è andare presso un popolo piccolo in una terra grande. La Mongolia sembra non finire e gli abitanti sono pochi, un popolo piccolo (poco numeroso) di grande cultura. Credo che ci farà bene capire questo silenzio, così lungo, così grande. Ci aiuterà a capire cosa significa ma non intellettualmente, capirlo con i sensi.

“La Mongolia –  sottolinea il Papa- si capisce con i sensi. Mi permetto di dire che farà bene forse ascoltare un po’ la musica di Borodin, che è stata capace di esprimere cosa significa questa lunghezza e grandezza della Mongolia”.

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