“Buongiorno, desidero rivolgere un caloroso saluto a tutti voi e darvi il benvenuto. Ringrazio sinceramente per la vostra visita, la quale mi riempie di gioia. Tuttavia, mi vedo costretto a comunicarvi che non mi trovo in buone condizioni di salute, pertanto preferisco non leggere il discorso, ma piuttosto affidarlo a voi affinché possiate portarlo avanti.”
Il Papa ha pronunciato queste parole con voce affaticata e non ha proseguito oltre. Quella di oggi, per il Papa, è una giornata intensa di incontri personali e udienze pubbliche. Nel pomeriggio, è in programma un incontro presso l’Aula Paolo VI con settemila bambini provenienti da tutto il mondo.
Matteo Bruni, il direttore della sala stampa vaticana, ha riferito: “Papa Francesco ha contratto un lieve raffreddore e oggi ha una serie di udienze. Tuttavia, aveva il desiderio di salutare personalmente i rabbini europei, motivo per cui ha scelto di consegnare il suo discorso. Le altre attività del Papa si svolgono come previsto.”
Fonti mediche informate, consultate dall’ANSA, hanno confermato che il chirurgo, il professor Sergio Alfieri, responsabile dell’operazione del Pontefice presso il policlinico Gemelli, non ha riscontrato alcun problema correlato alla sua specialità.
Nel discorso consegnato ai Rabbini europei, il Papa ha sottolineato l’importanza della Parola di Dio, la quale guida i nostri passi verso l’ospitalità, la pazienza e l’apertura al prossimo, anziché alla vendetta e all’odio bellico. Ha enfatizzato che, per i credenti, il dialogo, la compassione e la giustizia sono i mezzi adeguati per costruire la pace.
Il Pontefice ha condannato le manifestazioni di antisemitismo che sono riemerse a seguito del conflitto in Medio Oriente, sottolineando la preoccupazione per la violenza e la guerra che persistono in quella terra, benedetta ma spesso martoriata dall’odio e dal suono devastante delle armi. Ha affermato con fermezza la sua condanna dell’antisemitismo e ha enfatizzato la necessità di costruire un dialogo e una convivenza pacifica.