Pensioni: ancora tensioni nel Governo

Si alzano i toni della discussione nella maggioranza sulle pensioni e la manovra potrebbe slittare  fino a giovedì, quando potrebbe essere convocato il Consiglio dei ministri per l’approvazione della legge di bilancio.

Le prossime ore serviranno a trovare, con la maggioranza e con le parti sociali, una difficile intesa sui tanti nodi ancora da sciogliere, a partire dal meccanismo per superare Quota 100.

Il Governo  ha fissato i suoi punti sul Documento programmatico di bilancio che ha inviato a Bruxelles: per ciascun capitolo della manovra sono state definite le cifre e non si intende stravolgere quell’impianto.


Ma la tensione tra le parti si infiamma su come usare i fondi. Anche perché Enrico Letta dice no al sistema delle Quote che è invece fortemente voluto dalla Lega e chiede di intervenire con un meccanismo flessibile, in particolare per lavori gravosi e donne.

Il Governo ha respinto la proposta di Matteo Salvini di applicare Quota 102 per due anni e starebbe lavorando ad un meccanismo con età fissa di uscita a 64 anni fino al 2024 e contributi crescenti. L’idea potrebbe essere più gradita al PD, ma non convince i leghisti, che dicono di voler trattare lanciando le loro contro-proposte.

I Sindacati hanno già bocciato la proposta del Governò sulle pensioni e una riunione della Cabina  di Regia  dovrebbe precedere la discussione per l’approvazione della manovra in CdM.

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