Perchè Bolsena? Ve lo spieghiamo insieme ad Ann Abel di Forbes

Bolsena appare da giorni sui media di tutta Europa in una lista delle 10 piccole città più belle del vecchio continente, unica città italiana.

Giornali, Tv, personaggi del mondo dello spettacolo e della politica hanno partecipato alla “festa” della città bella del lago, compresa l’attuale Ministro del Turismo che ha più volte postato la notizia sui social, e rilasciato dichiarazioni ai giornali promettendo una prossima visita nell’antichissima città etrusca.

Abbiamo incontrato Ann Abel, autrice e collaboratrice senior di Forbes. La giornalista ha visitato Bolsena per la prima volta nel 2018, e nel 2019 ha inserito la dimora storica “Il Vesconte tra i 19 alberghi più cool del mondo”, rapita dal fascino di un turismo esperienziale autentico. Ci ha raccontato di come per lavoro, viaggi da 22 anni e pensate: ha visitato 104 Paesi nel mondo. Ama scoprire posti sconosciuti e che conservano la loro autenticità.

Bolsena è piccola, affascinante, adorabile. Ci sono turisti, ma non è invasa, ha dei monumenti magnifici e ci sono buoni ristoranti e alberghi affascinanti”, ha dichiarato a TF News. E ancora: “ho scelto le città che cantavano al mio cuore, le città che mi hanno davvero emozionata”.

L’anno scorso da un castello della Tuscia guardava il panorama: “potevo vedere anche la Toscana, ma il paesaggio intorno a Bolsena mi sembrava più genuino, meno sviluppato. Ho visitato Bolsena per la prima volta nel 2018 e mi è rimasta nel cuore”.  Poi ha concluso: “la conservazione della storia di un luogo è molto importante per me, vengo dagli Stati Uniti, dove si pensa sia storico tutto ciò che stato costruito nel XVIII secolo. Quando si ha la possibilità di viaggiare in giro per l’Italia, e vedere cose veramente storiche, è sempre una sorpresa”.

Già in occasione della sua prima visita, scrisse di Bolsena: “Nella fretta di raggiungere la Toscana, la maggior parte delle persone sfreccia attraverso il nord Lazio. È un peccato, perché a differenza delle località più conosciute, questo angolo trascurato d’Italia (a circa due ore di macchina da Roma) sembra ancora reale, gli italiani sono più numerosi dei turisti e c’è un senso di atemporalità”.

Ed ancora: “…Questo è perfettamente incarnato ne ‘Il Vesconte’ a Bolsena, il palazzo cinquecentesco della nobile famiglia Cozza Caposavi, il cui membro più giovane, Francesco, lo ha recentemente aperto al pubblico come elegante albergo diffuso… soggiornare qui non è semplicemente una visita a un edificio opulento, ma un’avventura nella storia vivente”.

La premessa è importante, perché da quell’articolo, Forbes si occuperà per molte altre volte di Bolsena.Ann Abel ne ha parlato ampiamente in altri 3 articoli negli anni a seguire, l’ultimo nel 2022 (anno in cui ha di nuovo visitato Bolsena e tutta la Tuscia). Nel 2019 Nicole Trivilas, giornalista di Forbes Londra, ne parla ancora, mentre nel 2023 Forbes Italia ha pubblicato un articolo online (a firma del giornalista Edoardo Prallini) ed uno cartaceo (a firma del giornalista Mirko Crocoli), dove ancora si parla del VesConte e naturalmente di Bolsena.

Copiosa è stata quindi l’attenzione di Forbes nei confronti del piccolo borgo sulle rive del lago, che negli ultimi anni si è fatta notare e ha più volte stregato diverse firme della prestigiosa rivista.

Accade poi, come naturale conseguenza dei riflettori accesi su un luogo, che si smetta di parlare di eccellenze isolate e sia data attenzione ai luoghi sul quale esse insistono, sempre ammesso che non si tratti di cattedrali nel deserto. Bolsena è stata premiata, perché avrà pure delle realtà importanti al suo interno, ma per niente isolate.

Bolsena è un crocevia di storia e bellezza come pochi, che noi di TF news proveremo a sintetizzare:

  • Citta d’arte: è una città d’arte, che gode di moltissimi monumenti civili oltre che religiosi: Un castello medievale con annesso un museo etrusco, un museo romano, e l’acquario di pesci di lago più ricco di specie in Europa. Palazzi e Ville rinascimentali private ma visitabili, tra i quali Palazzo Cozza Caposavi, che costituisce la collezione privata di pittura antica più ampia di tutta la provincia di Viterbo, molte chiese e cappelle (tutte antiche) e una Basilica (dove è avvenuto il miracolo Eucaristico, quarto dogma della chiesa cattolica universale).
  • Sito Archeologico: L’archeologia subacquea nasce a Bolsena negli anni ’60, ed è ancora protagonista con gli scavi del Grancaro, che proprio in questi anni stanno riportando alla luce le rovine delle civiltà villanoviane, popolazioni pre-etrusche che vivevano su palafitte lacustri. Inoltre, rovine e monumenti etruschi decorano le vie del paese, a testimonianza della città etrusca che fu poi conquistata dai Romani, e che qui costruirono la loro “Volsinii”,  ancora visitabile nella sua interezza. È un’ area paragonabile (seppur molto in scala) alla poetica di Pompei, con una città romana visitabile su di un’altura che si affaccia sul lago.
  • Meta religiosa di pellegrinaggio: Quando parliamo di mete religiose siamo abituati a pensare a Lourdes, San Giovanni Rotondo, Assisi. Ma a Bolsena vi è un miracolo molto più antico, tra i più importanti di tutta la cristianità, che accoglie pellegrini sin dal 13esimo secolo: Il miracolo eucaristico. Qui infatti, durante una messa nel 1263 l’ostia si tramutò in carne, e grondò sangue sulle sacre pietre dell’altare ancora presenti nella basilica, arricchita da pregevolissimi altari e opere d’arte, oltre che di un percorso di catacombe. Bolsena inoltre è una delle tappe principali della via Francigena, la più antica e importante via di pellegrinaggio medievale che collega l’Europa nord-occidentale con la penisola italiana.
  • Sito Naturalistico: Oltre ai giardini di ortensie che si estendono per tutto il quartiere Lago, da considerarsi ormai un vero e proprio tocco dell’uomo che sposa la natura, Bolsena è ricca di parchi e riserve naturali. Il paradiso terrestre si incontra nella riserva naturale di Turona, un parco ricco di specie tipiche dei Monti Volsinii e assenti altrove, tra mulini e rovine archeologiche. Altro importante parco è quello del GranCaro, visitabile tutte le domeniche da maggio a ottobre, e che costituisce il più grande parco contemporaneo d’Italia, un sito dove l’opera di artisti contemporanei si confronta con la struggente natura sulle rive del lago.
  • Meta eno-gastronomica: quasi tutte le città d’Italia godono di importanti tradizioni enogastronomiche, ma sono davvero poche quelle specializzate nella cucina di pesce d’acqua dolce, come il coregone, il luccio, il persico, che qui si tramanda dalle generazioni di antichi pescatori alle nuove. Non di meno, è l’alternativa “di terra”, figlia di una tradizione contadina, oltre alle cantine vitivinicole, che ancora oggi fanno dell’ Est est est di Montefiascone, di cui i vitigni autoctoni si estendono anche a Bolsena, il loro cavallo di battaglia. Questo vino è infatti la prima DOP d’Italia.
  • Meta di turismo lento: Bolsena non ha collegamenti, non è facile da raggiungere, ma è il paese più sviluppato nell’accoglienza di tutto il nord Lazio. Merito del turismo lento, quel tipo di turismo gentile, sensibile, che fa sì che si raggiunga un luogo anche laddove non vi è una stazione ferroviaria, o un aeroporto vicino. Si affaccia sul lago vulcanico più grande d’Europa, ed è dotata di piste ciclabili e percorsi trekking lungo lago e nella natura, aree picnic, pinete, spiagge libere.
  • Città dello sport: Palestre, campi da Tennis, Padel, campi da calcio, maneggi per il turismo equestre, vela e canottaggio. Negli ultimi anni una particolare attenzione da parte delle istituzioni pubbliche e dei privati, ha aumentato in maniera esponenziale le attività dedicate all’outdoor di questa piccola città, che è riuscita a distinguersi anche in questo.

Orbene, tutte le città hanno i loro tesori (e i loro problemi), ma luoghi con un concentrato di arte, archeologia, religione, natura, enogastronomia in un luogo solo come lo è Bolsena, si possono davvero contare sulle dita di poche mani. Quanti sono a onor del vero, i borghi dove tutta la loro integrità è stata preservata non solo dalle amministrazioni che si sono susseguite, ma anche dal buon gusto autentico di chi la vive? È importante allora constatare, come in un mondo dove nessuno regala nulla, Bolsena questo premio se lo è davvero meritato, e nulla è stato casuale. Una cittadina che è stata osservata, visitata, e giudicata con tutto il tempo e la dovuta proprietà, che ha saputo attendere, e farsi premiare al momento giusto. Il merito? È di Bolsena.

qui il link dell’articolo su Forbes https://www.forbes.com/sites/annabel/2023/08/22/10-of-europes-most-beautiful-small-towns/?sh=18762d066e03

 

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Redazione

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