“Questo approccio gestionale, come evidenziato, ha consentito alla mia azienda di prendere decisioni strategiche sugli investimenti futuri. Ha portato alla realizzazione della più grande fabbrica del Paese e al centro di ricerca industriale più grande del mondo, con un investimento di 600 milioni di euro lo scorso anno. Inoltre, ha dato vita a una rete di centri digitali nel Sud. Questa gestione è parte integrante di una filiera che attualmente genera opportunità di business e lavoro per 41mila persone dirette e indirette. Il risultato è che la Philip Morris si è trasformata in una filiera agricola industriale, esportando in 40 Paesi e trasformando una fabbrica che sette anni fa era un semplice prato di sterpaglie in un’eccellenza mondiale nella meccatronica, sia a livello nazionale che internazionale”.
Marco Hannappel sottolinea che stiamo parlando di un’attività di grande rilevanza a livello nazionale e siamo impegnati a espanderla anche a livello locale. Su richiesta del Presidente Prandini e del segretario generale Gesmundo, ci stiamo dedicando ulteriormente al contatto diretto con il territorio. La nostra partnership a livello nazionale è estremamente solida in molteplici settori.
Continueremo la collaborazione con il Presidente della Coldiretti Campania, Masiello, per promuovere lo sviluppo del digital farming nelle regioni tabacchicole in collaborazione con i coltivatori e le università che già lavorano con noi, come il Politecnico di Perugia, Bari e Torino, implementando programmi di formazione nel settore tabacchicolo.
L’impegno comune mira a ottenere risparmi idrici e a migliorare l’efficienza energetica. Lavorando insieme, ci dirigiamo costantemente verso una filiera autosufficiente che contribuisce alla creazione di nuovi posti di lavoro.