Pnrr, Fitto ai Sindaci: “non ci sarà interruzione interventi”

“Non c’è nessuna interruzione” degli interventi del Pnrr. Così, intervenendo alla Camera sul Pnrr, il Ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto. “Le nuove misure individuate” non saranno oggetto di definanziamento e “gli interventi andranno avanti regolarmente”, ha rimarcato.

Il Ministro ha spiegato che la terza rata del Pnrr “ha comportato 47 interventi normativi e amministrativi”, ovvero “si è intervenuti per 47 volte nel confronto con la Commissione Ue” con un “centinaio di riunioni in presenza e online per definire le soluzioni migliori”. “Il lavoro sulla terza rata ci insegna che bisogna costruire soluzioni prima che si arrivi al problema”, ha affermato.

Quanto alla quarta rata, con un obiettivo in più, passerà da 16 miliardi a 16,5 miliardi recuperando le risorse della terza rata” e avviando “una fase che, per dichiarazione stessa della Commissione europea e condivisa da noi, si completerà nel suo iter entro il 2023 e consentirà al nostro Paese di ricevere i 35 miliardi della terza e della quarta rata”.

Il Governo, che ha proposto modifiche di 144 misure legate al Pnrr, non lavora “su una scadenza immediata” ma ha “il dovere di portare a compimento l’intero piano”, ha affermato. “Il coordinamento e il confronto costante con la Commissione europea sta producendo dei risultati positivi“, ha rivendicato Fitto, definendo invece “non positiva” la costruzione “di una polemica su questi obiettivi”.

Nella risoluzione di maggioranza sulle comunicazioni alla Camera del ministro Fitto, in merito alla revisione complessiva degli investimenti e delle riforme inclusi nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, si legge che il Parlamento impegna il Governo “ad assicurare il pieno coinvolgimento del Parlamento, nonché la leale collaborazione con le Regioni e gli Enti Locali e la continua partecipazione del partenariato economico e sociale nelle fasi successive alla trasmissione di detta proposta e alla sua approvazione da parte del Consiglio”.

Il Governo, si legge nel testo della risoluzione, viene inoltre sollecitato a “salvaguardare gli interventi esclusi dal Pnrr all’esito dell’aggiornamento del Piano, utilizzando altre fonti di finanziamento nazionali disponibili a legislazione vigente, anche mediante la riprogrammazione del Piano nazionale complementare, e ricorrendo alle risorse messe a disposizione dalla programmazione 2021-2027 dei Fondi strutturali e del Fondo sviluppo e coesione 2021-2027”.

(foto di Pixabay)

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