201.502 persone controllate, 41 arrestati e 360 denunciati. 519 le sanzioni amministrative elevate: questi i risultati conseguiti dalla Polizia ferroviaria nel periodo delle festività appena trascorse, grazie all’intensificazione dei servizi di controllo nelle stazioni e a bordo treno, anche in funzione del rispetto delle norme anti Covid. Le operazioni si sono svolte con regolarità e senza rilevare alcuna criticità.
Nel complesso sono stati 9.474 i servizi di pattuglia nelle stazioni e 792 quelli a bordo di 1.547 treni. 567 i servizi antiborseggio in abiti civili, potenziati per prevenire e contrastare reati come furti e truffe, solitamente in aumento nei periodi di festa anche in ragione del maggiore afflusso di passeggeri. 54 i minori non accompagnati rintracciati e restituiti alle famiglie o collocati in comunità.
Controlli intensificati anche grazie all’operazione “Stazioni Sicure” del 22 dicembre scorso, mirata al controllo di bagagli e passeggeri, nelle principali stazioni italiane. 4 arrestati, 18 indagati, 13.335 persone controllate e 1.595 bagagli ispezionati durante le attività straordinarie svolte da 1.371 operatori della Polizia Ferroviaria, con il supporto anche di unità cinofile. 43 le sanzioni elevate.
Tra gli altri arrestati, un 51enne straniero a Messina in relazione ai reati di tentata aggressione, resistenza e lesioni nei confronti di un capotreno a bordo di un treno regionale proveniente da Catania. Un cittadino libico di 25 anni perché gravato da un provvedimento di carcerazione per il reato di furto aggravato. I poliziotti, impegnati in un servizio antiborseggio nella stazione di Milano Centrale, dopo aver notato l’uomo per il suo atteggiamento sospetto salire a bordo di un treno diretto a Genova, hanno deciso di seguirlo. Percorso tutto il convoglio, il 25enne, una volta sceso alla stazione di Milano Rogoredo, è stato fermato per un controllo. Dalla banca dati è emerso che era ricercato con un provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano, dovendo espiare una pena di 7 mesi e 21 giorni di reclusione. Lo straniero è stato condotto in carcere.
Tra le storie a lieto fine, quella di un 26enne che è stato rintracciato dagli agenti della Polfer a due mesi dalla sua scomparsa, mentre trasandato, vagava disorientato nella stazione ferroviaria di Pisa. Il giovane, accertata la sua identità, è risultato essersi allontanato dalla sua abitazione a Grosseto dall’ottobre del 2021. Dopo essere stato rifocillato e tranquillizzato, il 26enne è stato affidato alle cure dei suoi famigliari.
A Bari, nella stazione centrale, una mamma, in stato interessante, insieme alla figlia di appena due anni, in evidente stato di difficoltà avendo smarrito la propria borsa contenente documenti e denaro, ha chiesto aiuto agli agenti della Polfer che, avendo compreso la situazione disperata della donna ed essendo ormai sera, si sono adoperati per sistemarle in un albergo nelle vicinanze della stazione provvedendo a pagarne le spese, con una colletta tra tutti i poliziotti.
A Mestre, a distanza di 3 mesi, è tornato in stazione il 60anne che, lo scorso 15 settembre, dopo aver perso i sensi perché colto da infarto, è stato salvato dagli agenti della Polfer coadiuvati anche da un capotreno di “Italo NTV”, grazie alle manovre salvavita e al defibrillatore presente a bordo di un convoglio fermo in stazione. L’uomo è stato poi trasportato in ospedale in situazione critica, ma vivo. Una volta ristabilitosi, il 60enne ha voluto ringraziare personalmente i suoi soccorritori.
A Palermo e a Bari, la Polizia ferroviaria, durante il periodo natalizio, si è fatta promotrice di iniziative di solidarietà ai più bisognosi. In entrambe le città, grazie alle donazioni effettuate dai poliziotti, è stato possibile offrire generi alimentari di prima necessità, dolciumi, nonché mascherine e gel igienizzante a decine di persone in difficoltà.