La Polizia di Stato ha arrestato 33 soggetti appartenenti al gruppo Sconvolts 1987. I soggetti sono accusati a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di diversi reati. Si tratta di reati contro l’ordine pubblico, la persona e il patrimonio, commessi in occasione di manifestazioni sportive. Inoltre, spaccio di stupefacenti. In 5 finiscono in carcere, 13 agli arresti domiciliari, 11 di loro sono destinatari di obbligo di dimora. In 4, infine, sono sottoposti all’obbligo di firma.
Le indagini sono state avviate nel 2019. Al vaglio dei Poliziotti della DIGOS decine di episodi di violenza avvenuti tra settembre 2018 e la scorsa primavera. Tra questi c’è l’aggressione ai tifosi del Napoli del dicembre 2018. Si è trattato di una “spedizione punitiva” in una struttura ricettiva di Capoterra. Alcuni tra gli indagati l’avrebbero attuato travisandosi e armandosi di mazze e bastoni. Allo stesso modo era stata organizzata l’aggressione nei confronti dei tifosi fiorentini, nel marzo dell’anno successivo.
Oltre a lanci di sassi alle tifoserie in arrivo e in partenza, tra i fatti più recenti c’è quanto accaduto per l’incontro Cagliari Napoli del 21 febbraio 2022. In quella occasione un centinaio di Sconvolts si raduna in prossimità della curva Nord e tenta di forzare lo sbarramento dei Reparti della Polizia di Stato, nel tentativo di raggiungere i tifosi ospiti.
Travisati e armati di bastoni lanciano fumogeni, grossi petardi e sassi verso il settore e contro le forze dell’ordine. La Polizia di Stato alla fine arresta 3 ultrà in flagranza di reato e ne denuncia di altri 8.
Il nocciolo del gruppo prende nome di “Frari”
Oltre gli appostamenti e l’esame dei filmati della videosorveglianza, anche le analisi dei telefoni in uso agli indagati e le intercettazioni telefoniche: il nocciolo duro del gruppo erano soliti chiamarsi “Frari”. I Poliziotti hanno scoperto un vero e proprio sistema organizzato per compiere agguati, aggressioni violente nei confronti di ogni tifoseria, tutto ciò senza disdegnare lo scontro con le Forze di Polizia.
Infine, gli indagati sarebbero coinvolti in coltivazione e spaccio di sostanze stupefacenti. Si tratta, per lo più, di Marijuana. L’illecità al fine di finanziare le attività del sodalizio e a sopportare i costi delle trasferte.