Polizia: terminata operazione “Emma” sul cybercrime

Si è conclusa da poco l’operazione di Polizia denominata EMMA, giunta alla sua settima edizione, messa in campo anche quest’anno dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni e dalle Forze di polizia cyber di altre 26 nazioni. I dati dell’operazione offrono un bilancio in crescita: le transazioni fraudolente sono state 922 (in aumento rispetto allo scorso anno) ma la risposta della Polizia di Stato è stata pronta in quanto sono stati identificati su tutto il territorio nazionale 356 money mules e recuperati 11,5 milioni di euro, mentre le somme perse complessivamente ammontano a circa 19 milioni.

 Nel settore del contrasto al Financial Cybercrime, il fenomeno dei “money mules” rappresenta senz’altro uno degli aspetti consolidati e sempre presenti nelle frodi on line. Questi soggetti costituiscono l’ultimo anello della catena attraverso il quale i malviventi monetizzano i proventi del reato. La diffusione di queste figure, allarmante, interessa tutto il mondo.

Un money mule è un soggetto che consapevolmente (se membro di un’organizzazione criminale o se versa in stato di bisogno) o inconsapevolmente (se attratto da false proposte di lavoro pubblicate sul web), offre la propria identità per l’apertura di conti correnti, carte di credito ed altri strumenti di pagamento, sui cui vengono poi accreditate somme di denaro provento di attacchi informatici e finanziari ai danni di ignari cittadini.

Come già avvenuto nelle precedenti edizioni dell’operazione, il “dispositivo” posto in essere ha previsto due distinti segmenti di intervento: quello operativo della durata di tre mesi (dai primi giorni di settembre sino a fine novembre), ha visto le Polizie di 19 Paesi dell’Unione Europea. La seconda fase dell’operazione, che ha avuto inizio oggi e che proseguirà nei prossimi giorni, avrà per oggetto campagne di sensibilizzazione e prevenzione nei Paesi che hanno preso parte all’iniziativa, finalizzate a creare consapevolezza in chi favorisce, con la propria opera, il riciclaggio dei proventi di attività illecite, come le frodi online o il phishing.

L’iniziativa è stata resa possibile anche grazie alla fattiva collaborazione delle banche e degli istituti di credito italiani, attraverso CERTFin e ABI che hanno assicurato supporto in tempo reale agli investigatori, grazie alla piattaforma per la condivisione delle informazioni denominata “OF2CEN”, realizzata appositamente dall’Italia al fine di prevenire e contrastare le aggressioni criminali ai servizi di home banking e di monetica.

In linea con la strategia europea, è stato realizzato materiale video e grafico che sarà divulgato da ciascun partner, bancario e non, attraverso i propri canali di comunicazione, per informare opportunamente la cittadinanza sui rischi della Rete e sulla necessità di adottare ogni utile accorgimento per contrastare il fenomeno.

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