La Polizia di Vercelli, al termine di un’indagine coordinata dalla locale Procura della Repubblica presso il Tribunale, ha arrestato 6 soggetti (4 marocchini e due italiani), dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti.
L’attività investigativa è iniziata nel maggio scorso quando i poliziotti della Squadra Mobile sono venuti a conoscenza dell’esistenza di un lucroso mercato di droga, dopo quelli già chiusi nel 2020 con le operazioni “Aquila Nera” e “Scimbla”. Tale mercato si era sviluppato nelle zone boschive dei comuni al confine tra le Province di Vercelli e di Novara, nei pressi del fiume Sesia ed era gestito da un sodalizio composto da soggetti italiani e marocchini.
Nel corso dell’attività di polizia giudiziaria, sono stati identificati circa 30 soggetti, acquirenti della droga, provenienti dalle province di Vercelli, Novara, Biella e Verbania, i quali fornivano elementi utili per il prosieguo dell’indagine e ai quali venivano sequestrate numerosi dosi di stupefacenti poco prima acquistate.
Tra questi sono stati arrestati 2 soggetti italiani per detenzione di sostanze stupefacenti. L’indagine, particolarmente difficoltosa e complessa per le impervie zone boschive teatro degli episodi di spaccio e per l’accortezza posta in essere dagli spacciatori con vedette per segnalare la presenza in zona delle Forze dell’Ordine, ha permesso di accertare che, durante una giornata “di lavoro”, gli spacciatori arrivavano a guadagnare anche 15mila euro al giorno.