Il Governo ha fortemente voluto il rientro a scuola in presenza dopo le vacanze di Natale, ma secondo i presidi dopo una settimana circa un alunno su due è già tornato in dad. Antonello Giannelli, Presidente dell’Associazione nazionale presidi, ha dichiarato: “La nostra stima è che ci sia il 50% delle classi in Dad. Ora aspettiamo i dati ufficiali”.
Oggi il Ministero dell’Istruzione dovrebbe pubblicare i numeri aggiornati della Dad. Dati che servono per comprendere il reale impatto della pandemia sulla scuola.
Il Presidente dell’Associazione nazionale presidi spiega: “La ripresa della scuola c’è stata e il sistema ha tenuto, ma non avevamo dubbi su questo: questo sta avvenendo grazie all’impegno dei presidi e dei docenti e di tutto il personale. Non ci sono stati catastrofi ma c’è un enorme difficoltà gestionale. I presidi si stanno occupando solo della gestione sanitaria, non di tutto il resto”. Secondo Giannelli: “le regole vanno cambiate, perché così il sistema è complicato e farraginoso, le Asl non riescono a gestire la situazione. Ho letto moduli delle aziende sanitarie in cui si demanda al dirigente scolastico di disporre quarantene e isolamenti. Ci stanno usando come se fossimo dei ‘parasanitari‘, come se dicessero: Decidi tu cosa fare”.
Giannelli sostiene che alla ripresa delle lezioni, la mattina del 10 gennaio: “era assente, perché positivo, il 3,6% del personale docente mentre in quarantena, perché contatto stretto, il 2,4%. Tra gli studenti mancavano il 2,2% a casa ammalati e il 4,5% in quarantena. Numeri che riflettevano la situazione al rientro dalle vacanze e da non considerare molto attendibili: le percentuali fornite dal Governo facevano riferimento a un sondaggio effettuato dal Ministero al quale hanno risposto solo il 63% delle scuole. Gli allarmi che arrivano dai territori e dal personale scolastico raccontano di un’emergenza diffusa. Tanto che gli stessi dirigenti scolastici valutano ora di mettere in piedi un monitoraggio autonomo. Stiamo pensando di organizzare un nostro sistema di rilevazione ed essendo tanti saremmo anche attendibili”.