Prima risposta concreta di Ankara alle parole di Draghi

Le tensioni tra Italia e Turchia, dopo che il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha definito dittatore il Presidente turco Erdogan, sfociano in segnali concreti da parte di Ankara contro l’Italia. La crisi diplomatica sarebbe responsabile di quanto sta accadendo al Gruppo  Leonardo con la sospensione, da parte del Governo turco,  della commessa da oltre 70 milioni di euro riguardante l’acquisto di dieci elicotteri d’addestramento AW169.

L’accordo, annunciato a fine marzo Ismail Demir, il Presidente delle Industrie della Difesa, mirava alla  sostituzione dei  vecchi Agusta-Bell 206 della scuola delle forze armate turche e l’importo complessivo per l’azienda guidata da Alessandro Profumo si aggira sui 150 milioni.

A Piazza Affari il titolo è arrivato a cedere il 2% in avvio e al momento segna -1,37% a 6,97 euro.  Gli analisti di Equita SIM ritengono improbabile che venga cancellato l’ordine e nel caso rappresenterebbe solo lo 0.2% del portafoglio ordini e se fosse interamente incluso nei numeri del 2021 si tratterebbe dello 0,5% del fatturato e meno dell’1% dell’EBIT.

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Redazione

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