Probabile fine della carriera per Marc Marquez per una diplopia

Marc Marquez dopo rinuncia al GP dell’Algarve, salterà anche Valencia e i test di Jerez. Non sembra esserci pace per il pilota spagnolo, dopo la spalla, che lo ha costretto a finire sotto i ferri,  questa volta l’infortunio è di tutt’altra natura e getta un’ombra sulla prosecuzione della carriera del sei volte campione del mondo della MotoGP. Marquez, ora,  deve fare i conti con una diplopia. Non è comunque una novità per lui, in quanto lo stesso disturbo lo ha avuto anche nel 2011.

Il verdetto dell’oculista  Sanchez Dalmau, dopo la visita specialistica su Marc Marquez, è stato inequivocabile: “Il pilota è affetto da diplopia e ha evidenziato una paralisi del quarto nervo destro con interessamento del muscolo obliquo superiore destro”. Che cos’è la diplopia? Si tratta di un disturbo che comporta una visione doppia dello stesso oggetto, una quasi normale e più definita, l’altra più sfocata. Può essere binoculare, quando si manifesta con entrambi gli occhi aperti, o monoculare, con uno solo dei due occhi aperti. Tutto è legato ad un problema nella trasmissione alla retina attraverso l’occhio.

Non solo, quindi, una commozione cerebrale per Marquez ma anche la diplopia che lo costringerà ad un periodo di stop. D’altronde si tratta di un problema che la grande gloria del motociclismo conosce bene, visto che ha dovuto farci i conti già nel 2011. Anche in quell’occasione, quando un 18enne Marquez si preparava a trionfare in Moto 2, ecco un altro incidente in allenamento in Malesia. Necessario l’intervento chirurgico e uno stop di due mesi, per lo spagnolo che poi tornò più forte di prima.

La situazione oggi è molto diversa, anche perché Marquez ha 10 anni in più e ha dovuto fare i conti con diversi problemi e infortuni, un fattore che influisce anche a livello psicologico per il guerriero di Cervera. Ecco perché è lecito pensare anche valutazioni sul prosieguo della carriera, in vista di un nuovo e lungo stop. D’altronde al momento non è previsto un trattamento chirurgico, ma cure conservative per una situazione da seguire con l’evoluzione clinica. Per ora il classe 1993 si è dimostrato come sempre ottimista sui social, ma bisognerà capire come reagirà il nervo paralizzato agli stimoli.

 

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