La Società Italiana della Medicina di Emergenza Urgenza (Simeu) denuncia che con la quarta ondata di Covid, sono in aumentano gli accessi nei Pronto Soccorso, al punto che ci: “sono ospedali in cui si fatica a ricoverare i pazienti entro le 24-36 ore”.
Sottolineano gli specialisti del Pronto Soccorso: “La situazione non è ancora drammatica ma rischia di diventarlo. Ciò che è drammatico è l’impossibilità di ricoverare tanti pazienti non Covid”.
Simeu afferma: “La realtà del Covid, pone di fronte alle debolezze del sistema e si sta partendo per combattere l’ennesima battaglia senza un adeguato esercito e senza le giuste armi”.
Il Presidente Simeu Salvatore Manca dichiara: “Bisogna accordarsi con il Ministero dell’Università e della Ricercaaffinché gli ospedali diventino luogo di formazione e gli specializzandi vengano mandati e integrati nei servizi ospedalieri da subito, se questo non accadrà i Pronto Soccorso rischiano veramente di chiudere e questo sarebbe un danno gravissimo alla comunità. Per questo occorre una programmazione. Intanto, però, bisogna fare qualcosa subito. Anche i cittadini devono aiutare medici ed infermieri a reggere l’urto, a resistere o la quarta ondata rischia di essere lo scossone definitivo”.
Il Direttore del Reparto d’urgenza a Civitavecchia-Bracciano ha detto: “Si stanno convertendo reparti normali in reparti Covid a volte e per forza di cose anche per pochi pazienti, e questo taglia il numero dei posti letto disponibili per altre patologie. Una situazione che mette sotto pressione i medici che sono stanchi, affaticati e vivono una quotidianità deprimente che giorno dopo giorno diventa sempre più insostenibile”.