Notte di altissima tensione, allarme di attacco aereo in tutta l’Ucraina in contemporanea.
Secondo diverse fonti, nella notte è stata colpita in particolare la zona di Kiev. Esplosioni hanno interessato anche le città meridionale di Kherson, in quella orientale di Kharkiv e a Ivano-Frankivsk nell’ovest del Paese. Non ci sono notizie di vittime o danni importanti. Manca anche la conferma ufficiale delle esplosioni.
Intanto la città di Oleshki nell’Oblast di Kherson è stata presa dalle forze russe. Lo ha detto lo stesso Sindaco, Yevhen Ryschuk. Ryschuk ha spiegato che gli occupanti hanno sostituito la bandiera ucraina con quella russa sull’edificio dell’amministrazione cittadina. Oleshki ha una popolazione di circa 25 mila persone.
“Abbiamo già resistito 50 giorni, anche se gli occupanti ce ne hanno dati al massimo cinque. E invece sono stati costretti a fare i conti con la realtà”. Così nel suo consueto messaggio video il Presidente Volodymir Zelensky. Ha aggiunto “la Russia non ha iniziato la guerra contro l’Ucraina il 24 febbraio: le truppe russe sono venute da noi nel 2014. Hanno catturato la nostra Crimea. L’hanno trasformata in una grande base militare. Hanno reso il Mar Nero e il Mar d’Azov due dei mari più pericolosi del pianeta. Hanno iniziato una guerra terribile e cinica nel nostro Donbass.”
La giornata di Zelensky ha previsto la telefonata con il Presidente francese Macron. Il Capo di stato ucraino aveva criticato il Presidente francese che si era rifiutato di usare la parola “genocidio” per descrivere le azioni delle forze russe contro la popolazione civile. Parola che invece ha fatto suo il Presidente Biden. Nella telefonata Macron ha ribadito che la Francia è al fianco di Kiev per porre fine al conflitto. Zelensky – ha fatto sapere la Presidenza francese – ha “ringraziato Parigi per le consegne di armi già effettuate, il cui valore ammonta a 100 milioni di euro”. Poi ha scritto su Twitter: apprezziamo il forte supporto della Francia. Si può dire che pace è stata fatta fra i due Presidenti.
