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Putin: Pronti a negoziati con Kiev, ma condizioni cambiano”

La Russia pronta a negoziati con l’Ucraina, ma con la situazione che cambia, cambiano anche le condizioni per tali trattative, ha affermato il Presidente russo Vladimir Putin in un colloquio con l’omologo turco, Recep Tayyip Erdogan. Questo quanto reso noto dal Portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. A Samarcanda, Putin aveva detto, sempre parlando con Erdogan, che sarebbe stato possibile un dialogo con l’Ucraina.

“Il principio in generale rimane lo stesso. Proprio come gli obiettivi dell’operazione militare speciale. Gli ucraini hanno abbandonato completamente il percorso negoziale. Per questo, l’operazione militare prosegue”, ha affermato il portavoce, Dmitry Peskov.

La Russia è pronta per l’eventuale annessione

Il sistema politico in Russia, vale a dire i parlamentari e l’esecutivo, “è pronto per gli eventuali cambiamenti relativi alla potenziale annessione” delle regioni ucraine del sudest, le Repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia dopo i referendum, ha detto inoltre Peskov poche ore prima della chiusura dei seggi aperti nelle quattro regioni.

”Molto presto ci riuniremo alla Russia”, ha detto Denis Pushilin, leader della Repubblica popolare di Donetsk, nell’ultimo giorno di quelli che Kiev e la comunità internazionale hanno definito ”referendum farsa”. Mosca si appresta a creare un nuovo distretto federale, il nono, in cui saranno riunite le quattro regioni ucraine occupate (Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia) insieme alla Crimea, anticipa il quotidiano Vedomosti, citando due diverse fonti e precisando che l’ex Direttore di Roscosmos, Dmitry Rogozin sarà nominato inviato del Cremlino per il nuovo distretto. “Ci sono solo dubbi sul nome che verrà dato al nuovo distretto”, ha confermato Sergei Tsekov, senatore della Crimea.

Sono sicuro che ci riuniremo molto presto alla Russia e per noi è un ritorno a casa – ha detto Pushilin alla tv russa -. Non dovremo aspettare a lungo per il risultato”. Per il leader separatista ”già in serata basterà mettere in ordine i dati e poi si avranno i risultati preliminari”. I risultati preliminari sono attesi in serata anche nelle regioni ucraine di Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia, secondo le autorità sostenute dalla Russia.

Dalla mobilitazione di Putin 98mila cittadini russi sono entrati in Kazakistan

Intanto in Russia decine di migliaia di russi hanno lasciato il Paese dopo l’annuncia di una settimana fa della mobilitazione parziale dell’esercito russo. Secondo l’agenzia Interfax, che cita il dipartimento per l’immigrazione del Ministero dell’Interno kazako, dal 21 settembre circa 98.000 cittadini russi sono entrati in Kazakistan e più di 8.000 hanno ricevuto un numero di identificazione personale, che è un prerequisito per la registrazione e l’apertura di conti bancari nell’ex repubblica sovietica.

Dall’inizio di aprile, più di 93.000 cittadini russi hanno ricevuto numeri di identificazione e più di 4.000 hanno ricevuto permessi di soggiorno per il Kazakistan.

(foto di Pixabay)

 

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Redazione

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