“Queste condizioni impongono di non sottrarci ai doveri cui si è chiamati e naturalmente devono prevalere su altre decisioni, su altre considerazione e prospettive personali differenti, con l’impegno di interpretare le attese e le speranze dei nostri concittadini”. Sergio Mattarella dice si e va oltre le possibili perplessità. Lo fa guardando al contesto della pandemia, della crisi economica a e sociale in atto. Lo fa fermo su una delle sue parole d’ordine: responsabilità. Tutto questo ascritto dentro il senso istituzionalmente lineare del rispetto della decisione del Parlamento.
Con questo atteggiamento – quello stesso che lo ha già reso un Presidente amatissimo – Mattarella accetta il suo secondo mandato da Presidente della Repubblica e diventa il tredicesimo Capo di Stato. Dodicesimo bis, in realtà.
La cerimonia è avvenuto all’interno della Sala del Bronzino del Quirinale. Alle spalle dei Presidenti di Camera e Senato, lo stendardo presidenziale, la bandiera italiana e quellaeuropea. Un simbolo dell’Europa, caposaldo della Presidenza di Mattarella. Come in Italia, anche l’Europa fra l’altro è un luogo in cui Mattarella è molto amato. Sono giunti infatti presto i complimenti e il sostegno da esponenti come la Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, e il Presidente francese Emmanuel Macron, fra gli altri.
La proclamazione è avvenuta alle 21.30, soli 11 minuti dopo che i Presidenti Roberto Fico per la Camera e Elena Maria Casellati per il Senato sono saliti a bordo di una berlina per percorrere i circa 900 metri che separano Montecitorio dal Quirinale. Sergio Mattarella è stato eletto con 759 voti all’ottavo scrutinio.