Quirinale: Salvini, il manovratore politico del Centrodestra e il “piano B”

Matteo Salvini confida di avere un piano B nel caso finisse nel nulla la proposta di candidare Silvio Berlusconi al Colle. Il leader della Lega che si è assunto l’onere e il prestigio di manovratore politico del Centrodestra,  ha dichiarato che la settimana prossima presenterà una proposta che  potrà essere convincente per tanti e azzarda nel dire addirittura “per tutti“.

In realtà  questa sua ennesima dichiarazione non fa che seminare seminare zizzania nel Centrodestra, ma necessario per riguadagnare il terreno perso in questo ultimo periodo e prendersi di  nuovo la scena della contesa politica. Un piano rivelato dopo aver spiegato che il nome arriverà entro lunedì 24, quando “sapremo degli incontri e dei conti” di Berlusconi e che lascia intendere come le carte sul Colle le voglia dare lui.

La proposta leghista rimane comunque un mistero tranne che per i suoi fedelissimi. In realtà la proposta potrebbe essere quasi sovrapponibile a quella promossa dal leader del PD Enrico Letta, ovvero  un patto di legislatura, a tutto campo, che  veda l’accordo di tutte le forze politiche che comprende non solo il Quirinale, ma anche la guida di Palazzo Chigi e la compagine di Governo. Il problema è che gli alleati, a partire dal partito di Silvio Berlusconi, temono che nel gioco politico sia proprio il Cavaliere a dover pagare il prezzo dell’accordo, senza nessun vantaggio.

Di fatti, alle parole del capo del Carroccio, non è tardata la reazione  dei vertici  di Forza Italia. “Le dichiarazioni di Matteo Salvini – spiegano dalla task force del Cavaliere – sono in linea con gli impegni presi e l’accordo raggiunto alla riunione dei leader del Centrodestra di venerdì scorso. In quella occasione si è stabilito che – il centrodestra affronterà l’elezione del Presidente della Repubblica, come tutti i prossimi appuntamenti elettorali , unito e saprà esprimere un candidato all’altezza. Candidato che corrisponde al profilo del presidente Silvio Berlusconi. E l’altolà a Salvini e alle sue fughe in avanti è netto: Ogni tentativo di creare polemiche o contrapposizioni fittizie, utili solo agli avversari politici, sarà dunque respinto”.

Intanto, nella serata di ieri, fonti leghiste hanno fatto trapelare che “le letture malevole” vanno respinte.Ora si attende  l’incontro decisivo che si svolgerà a Villa Grande, dimora di Berlusconi a Roma, dove i tre leader del Centrodestra saranno nuovamente faccia a faccia.

L’impressione espressa da molti cittadini e da alcuni commentatori politici è che la candidatura di Berlusconi “zoppichi”, se ne stia parlando anche troppo e solitamente questo serve a distrarre l’opinione pubblica da manovre interne alla compagine politica di difficile, se non impossibile, interpretazione, al di là di ogni legittima e plausibile ipotesi.

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