Rapine e furti nei parcheggi, 3 arresti a Bologna nell’operazione “Razzia”

Rapine, furti con destrezza e violenza sulle cose, nonché indebito utilizzo carte di credito, consumati in danno di cittadini, all’interno di parcheggi di centri commerciali o aree di rifornimento carburanti della Città Metropolitana di Bologna e della provincia di Modena. Eseguite all’alba, tra le due province, tre misure cautelari. Per i tre uomini italiani di etnia sinti sono scattate le manette. Svolte contestualmente perquisizioni, volte alla ricerca di materiale probante, e tre sequestri preventivi di altrettante autovetture di grossa cilindrata utilizzate per compiere i delitti.

A seguito della denuncia da parte di una donna di un furto avvenuto a Bologna il 7 dicembre 2020 in un centro commerciale del quartiere “San Vitale”, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Bologna Centro, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna, hanno intrapreso un’attività di indagine che, grazie a pedinamenti e anche all’ausilio di attività tecnica, ha permesso di ricostruire e attribuire ai soggetti destinatari di misure più di quaranta episodi delittuosi, perpetrati con sistematicità e spregiudicatezza, attraverso il medesimo modus operandi: i soggetti, agendo in gruppo e suddividendosi i compiti, dopo aver distratto la vittima (a volte intenta a riporre la spesa nel bagagliaio o a mettere a posto il carrello negli appositi vani), in zone defilate e poco illuminate nei parcheggi dei centri commerciali prevalentemente a ridosso degli orari di chiusura o nelle stazioni di rifornimento carburante, la derubavano di oggetti personali e di valori, a volte anche della spesa appena effettuata.

Una volta consumato il delitto, i soggetti fuggivano a velocità elevata a bordo di auto di grossa cilindrata, sempre dotate di targhe falsificate, simili alle originali. Talvolta, le condotte trasmodavano in vere e proprie rapine, visto che per assicurarsi il bottino aggredivano la vittima procurandole lesioni. Bersagli degli autori dei reati, commessi anche più volte nella stessa giornata, erano principalmente donne e persone anziane.

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