A investire e uccidere l’ex campione di ciclismo Davide Rebellin, è stato un cittadino tedesco di 50 anni, identificato grazie alla collaborazione tra Carabinieri e Polizia tedesca. Dopo l’incidente, che è avvenuto il 30 novembre, l’uomo aveva fatto perdere le sue tracce. E’ stato denunciato a piede libero, ma non posto in stato di fermo, perchè il codice tedesco non prevede il reato di omicidio stradale.
Dopo l’incidente, il camionista si era avvicinato alla vittima a terra, poi era risalito sul camion allontanandosi velocemente. Il fatto era stato riferito ai Carabinieri da testimoni oculari, alcuni dei quali lo avevano anche fotografato. Il 50enne era già stato condannato in Italia, a Foggia, nel 2001, per essere fuggito dopo un incidente senza prestare soccorso alle persone coinvolte.
Le dichiarazioni del Comandante Provinciale
“Le ininterrotte ricerche e la serrata attività di indagine, condotta sotto la guida della locale Procura della Repubblica, hanno consentito ai Carabinieri di Vicenza di dare un volto e un nome al conducente del mezzo pesante, che ha travolto e ucciso Davide Rebellin. Nelle immediatezze del fatto, è stato attivato uno strutturato e capillare sistema di ricerche sia sul campo – attraverso il coordinamento di tutte le centrali operative e i Carabinieri sul territorio, in sinergia con le altre forze dell’ordine – sia, una volta acclarata l’origine del sospettato, all’estero, mediante i canali Interpol, di cooperazione internazionale. Da qui ne è derivata una minuziosa ricostruzione dei successivi spostamenti del cittadino tedesco, in viaggio verso il paese di origine. Non sappiamo se ciò basterà ad alleviare il dolore che sta attraversando la comunità locale e italiana tutta, ma rivolgo il ringraziamento a tutti coloro i quali, dalle Istituzioni alla gente comune, hanno sostenuto i Carabinieri nelle ricerche, supportandoli alla veloce individuazione ed identificazione dell’indagato”.