Renzi (IV) spiega il ‘centrismo riformista’. Si riparte “dal basso”

Ripartiamo dal post quirinalizie. Con quanto pubblicato nell’Enews da Matteo Renzi, leader di Italia Viva. “Il nuovo clima che si è creato – spiega Renzi – mostra una volta di più come l’area riformista sia stata decisiva in questa legislatura per sgonfiare i populisti. E come sarà decisiva con qualunque legge elettorale nella prossima legislatura. Per questo Italia Viva è tornata centrale. E in questi giorni in tanti guardano a noi con rinnovato interesse”. 

Poi aggiunge la formula per struttura il nuovo centrismo del partito. “Voglio essere esplicito: il nostro futuro non si costruisce in provetta o con operazioni dall’alto. L’area riformista che qualcuno chiama centro, che qualcuno chiama polo liberal democratico, che qualcuno non chiama proprio perché pensa di poter fare a meno di noi, è un’area che nel Paese c’è già”.

JobsAct, Industria 4.0, Europa e riforme costituzionali

Chi sono i riformisti, oggi? Risponde Renzi. “Sono quelli che stanno dalla parte del JobsAct e di Industria 4.0 e non dalla parte del reddito di cittadinanza. Sono quelli che tifano per un’Europa dal volto umano e non per il sovranismo dei muri. Sono i garantisti, non i giustizialisti. Sono quelli che vogliono l’uguaglianza in partenza, non l’uguaglianza all’arrivo. Sono quelli del merito, non dei sussidi. Sono quelli dei doveri, non solo quelli dei diritti. Quelli che vogliono le riforme costituzionali, non i post sui social. Quelli che parlano con le leggi approvate, dalle Unioni Civili al Family Act, non quelli che vivono di manifestazioni inconcludenti. Quelli che investono sulla cultura, non quelli che la cultura vorrebbero cancellarla”.

Italia Viva c’è: riparte dai territori, in camper

Con queste premesse il leader Matteo Renzi si prepara all’Assemblea Nazionale di Iv del prossimo 26 febbraio. E chiama a raccolta tutti i cittadini e i politici che condividono la sua visione. “In tanti oggi ci cercano, per fare strada insieme, dai gruppi parlamentari nazionali ai progetti condivisi all’estero. Io dico che questo rinnovato interesse è un fatto positivo”. Poi passa all’azione, al come. “Tutto ciò che andremo a fare lo faremo dal basso, macinando chilometri sulla strada col camper, esattamente come dieci anni fa. E partendo dalla risorsa più grande: i nostri amministratori locali, i punti di riferimento sul territorio, le storie di persone che si mettono in gioco ripartendo da zero”.

(foto di Adnkronos)

 


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