Riaperto caso Martina Rossi. Chiesta tentata violenza sessuale

Nuova udienza per il processo per la morte di Martina Rossi, la ragazza che il 3 agosto 2011 precipita dall’hotel “Santa Ana” di Palma di Maiorca da una camera dove sono presenti Alessandro Albertoni, 28 anni, e Luca Vanneschi, 29 anni. Per loro il Sostituto Procuratore Generale Luigi Bocciolini, al termine della requisitoria di questo processo bis, chiede tre anni di reclusione per tentata violenza sessuale di gruppo e prescrizione per la morte conseguente ad altro reato. 

I due imputati sono stati condannati a 6 anni di reclusione in primo grado per tentato stupro e morte in conseguenza di altro reato. Su questa ultima imputazione è intervenuta la prescrizione. Il 9 giugno 2020 la Corte d’Appello di Firenze ha poi assolto Albertoni e Vanneschi per non sussistenza del reato. La Cassazione, a seguire, ha annullato la sentenza di assoluzione disponendo un nuovo processo.

La prossima udienza di questo processo bis è programmata per il 14 aprile con le repliche delle difese dei due imputati. La sentenza, mercoledì 28 aprile. “La prescrizione scatterà ad agosto o poco oltre – spiega l’avvocato della famiglia Rossi Stefano Savi – per cui dovremo fare una corsa contro il tempo“. “Spero che questo nuovo appello confermi la condanna di primo grado – dice Bruno Rossi, padre di Martina -, quella arrivata prima che in appello venisse cancellato tutto. Martina non è caduta dal balcone per sua volontà, ma perché cercavano di farle fare qualcosa che non voleva fare. Spero in una condanna anche se ormai chi ruba una mela al supermercato ha una pena maggiore di chi ammazza una persona“.

Per l’accusa, Martina precipitò per sfuggire allo stupro

Bruno Rossi e la moglie, Franca Murialdo, hanno lottato a lungo perché il caso fosse riaperto. In Spagna dove è avvenuta la morte di Martina, infatti, il caso era stato archiviato come suicidio. L’accusa, invece, ha ricostruito che nella notte tra il 2 e il 3 agosto del 2011 la giovane sale in camera di Albertoni e Vanneschi perché nella sua stanza le amiche sono in compagnia degli altri due ragazzi della comitiva di aretini e hanno formato due coppie. All’alba Martina precipita dal balcone della stanza 609 per sfuggire, sempre secondo l’accusa, a un tentativo di stupro.

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