Roberta Siragusa, l’autopsia: “Non è stata strangolata”

Domani a Caccamo, si terranno i funerali della 17enne Roberta Siragusa. L’esito dell’autopsia ha rivelato che non è stata strangolata. Da quanto si apprende, l’esame non è riuscito a far chiarezza sulla morte.

L’autopsia è stata eseguita all’Istituto di Medicina Legale del Policlinico di Messina dal professore Alessio Asmundo. In merito all’esito, Manfredi Rubino, il consulente della famiglia della ragazza ha dichiarato che è necessario attendere l’esito di tutti gli accertamenti prima di poter dire con certezza le cause della morte.

” Dall’esame autoptico sono emerse gravi ustioni a livello del tronco, del viso e degli arti superiori e una parte degli arti inferiori. La lingua protrusa può presentarsi nei casi di strangolamento, ma non è il caso in specie”.

All’esame, ha preso parte anche l’avvocato Giuseppe Canzone, uno dei legali della famiglia Siragusa. “Siamo molto provati per quello che abbiamo visto. Ho assistito con lo spirito con cui si assiste all’autopsia di una ragazza di quell’età che ha trovato una morte così tragica e che, come ha scritto il gip nell’ordinanza, ha un corpo dilaniato”.

L’unico indagato continua ad essere soltanto il fidanzato di Roberta Siragusa, Pietro Morreale. Il gip ha applicato per il ragazzo la custodia cautelare in carcere. mentre la città di Caccamo si prepara ai funerali di domani. A officiare le esequie sarà l’arcivescovo di Palermo, Monsignor Corrado Lorefice.

Il ragazzo in carcere continua a dichiararsi innocente. Attualmente a difenderlo c’è un altro avvocato. I primi due legali, Giuseppe Di Cesare e Angela Barillaro, hanno rinunciato al loro mandato difensivo. Al loro posto si trova Gateano Giunta, avvocato del Foro di Catania.

Una storia straziante che non riesce a dare un po’ di giustizia ad una povera 17enne, uccisa brutalmente per nessun motivo. Perché non esiste mai uno per uccidere. Il tempo, forse, riuscirà a far parlare il fidanzato.

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