Russia accusa Ucraina e Occidente ai Tribunali internazionali

Mosca, intanto, continua a concentrarsi sull’attentato alla Crocus City Hall e a distanza di 10 giorni continua a ipotizzare responsabilità di Kiev e dei suoi partner. Il Comitato investigativo in Russia ha aperto una inchiesta sul ruolo dell’Ucraina, degli Stati Uniti e degli altri Paesi occidentali negli attentati terroristici, come richiesto da diversi deputati convinti che dietro l’Is e i servizi di intelligence ucraini si celino gli Stati Uniti e i loro alleati. L’inchiesta si basa sul materiale ricevuto dai deputati della Duma relativo all’organizzazione, il finanziamento e l’attuazione di diversi attacchi in Russia. I deputati hanno inoltrato una richiesta di apertura di indagini alle procure di cinque Paesi, Russia, Germania, Cipro, Usa e Francia, oltre che al Comitato investigativo russo.

La Russia inoltre intende ricorrere ai tribunali internazionali in relazione ad atti di terrorismo dell’Ucraina in territorio russo, sulla base delle convenzioni internazionali, ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, in una intervista a Pervyi Kanal rilanciata da Ria Novosti. Mosca sta preparando il ricorso e seguendo le procedure richieste per la richiesta dell’arresto e l’estradizione immediata di tutte le persone coinvolte in una serie di attentati (di cui non fa parte l’attacco al Crocus) ha precisato, precisando che è stata inviata a Kiev una nota al riguardo.

Fra le persone di cui si chiede l’arresto, vi è il direttore dei servizi di intelligence dell’Sbu, Vasily Malyuk, accusato da Mosca dell’esplosione al Ponte di Crimea dell’ottobre del 2022. Il regime di Kiev, ha aggiunto, ha deliberatamente perseguito la strada del terrorismo e dell’estremismo, senza rendersi conto della gravità di tali azioni, “ripetutamente dichiarando di non pentirsi né di condannare le azioni dei suoi reparti militari e dei Battaglioni Azov e altri come loro , ma lo sostengono in ogni modo possibile”, ha sottolineato.

La nota inviata da Mosca a Kiev non riguarda l’attentato alla sala da concerto Crocus dello scorso 22 marzo ma “nel caso in cui gli investigatori arriveranno alla conclusione che l’Ucraina è coinvolta, si procederà a una nuova nota all’Ucraina”, ha concluso Zakharova.

 

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