Salario minimo, Schlein: “Non è roba da Urss”

Opposizione sulle barricate per il salario minimo in commissione Lavoro alla Camera. Ieri l’intervento di Elly Schlein, oggi tocca a Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni e Matteo Richetti per chiedere alla maggioranza di ritirare l’emendamento soppressivo presentato in commissione.

Schlein: “sotto 9 euro l’ora è sfruttamento”

“Il salario minimo c’è in tutti i Paesi europei. Manca in 4 o 5 Paesi, ho controllato. Non è roba da Unione sovietica, mi pare abbia detto così il ministro Tajani. È una questione europea”, afferma Elly Schlein replicando al leader azzurro. “Le opposizioni hanno unito le forze per proporvi una legge che fa due cose molto semplici: rafforza la contrattazione collettiva” e “stabilisce una soglia sotto la quale anche la contrattazione collettiva non può andare. Abbiamo individuato quella soglia a 9 euro l’ora. Al di sotto della quale è sfruttamento, non può e non deve essere legale”, scandisce la segretaria dem. Sotto la soglia di 9 euro l’ora – insiste – si calpesta la dignità del lavoro, è sfruttamento. Non può essere legale”.

“Alla maggioranza sta bene così com’è la situazione? E con che faccia vi rivolgerete a quelle famiglie, ai 3 milioni e mezzo di lavoratori poveri, “dopo aver approvato il vostro emendamento soppressivo?”.

Noi vi chiediamo di ritirare qull’emendamento e di affrontate nel merito questa questione. Vi chiediamo di guardare in faccia la realtà. L’Italia è l’unico Paese europeo in cui i salari non solo non aumentati ma diminuiti di 3 punti percentuali. Non merita questa questione di essere affrontata insieme? Non si spazza via con un emendamento soppressivo”.

“Pensiamo – aggiunge la leader Pd – che vadano limitati i contratti a termine, sarebbe un salto di qualità per questo Paese. Non lo sentite quanto fa rumore il silenzio di chi non entra più in cabina elettorale? In quel 50% e passa che non vota più ci sono soprattutto le fasce di reddito più basse. E’ questo il motivo per cui è importante ritirare l’emendamento soppressivo e fare una discussione nel merito con noi che questa proposta l’abbiamo presentata. Penso, cara maggioranza e cari colleghi, che interessi a tutti perché continua ad aumentare la percentuale di astensione e aumenta tra le persone in condizione di povertà che hanno smesso di crederci, a noi e a voi”.

“Dire che il salario minimo è una misura da Unione Sovietica vuol dire non avere la misura del contesto internazionale: negli Stati Uniti c’è il salario minimo e nel 2015 in Germania è stato introdotto da quella pericolosa bolvescevica che è Angela Merkel”, ricorda Andrea Orlando.

(foto di Pixabay)

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