Salviamo il bosco delle Lucinetta, a Subiaco cittadini si mobilitano

Roma, 24 dic. - (Adnkronos) – “Salviamo il bosco delle Lucinetta”. E’ l’appello del comitato spontaneo che si oppone al progetto del Comune di Subiaco che prevede il taglio una lecceta di 20 ettari nel Parco Regionale Naturale dei Monti Simbruini nell’area denominata ‘Le Lucinetta’. In pratica, si parla di una superficie vasta quanto l’intero centro storico di Subiaco.

“Si tratta di un vero e proprio ascensore ecologico: man mano che si sale cambia il tipo di vegetazione. Una macchia mediterranea così alle pendici dell’Appennino è una cosa rara, senza contare poi che le leccete rivestono interesse comunitario” commenta all’Adnkronos, Benedetto Luciani tra i promotori del comitato per la salvaguardia del bosco delle Lucinetta.

Questo bosco, inoltre, è la casa di molti animali e specie protette: cervi, ghiri, gatti selvatici, gufi e orsi che vedrebbero scomparire il loro habitat naturale, e andrebbero a riversarsi nelle aree dell’abitato sottostante, danneggiando le culture limitrofe. Un patrimonio di biodiversità a rischio e, denuncia il comitato, “il progetto del Comune non presenta un elenco della fauna presente”.

Forte è anche il rischio idrogeologico: il terreno è particolarmente scosceso, con una pendenza del 55%, e i lecci hanno l’importantissimo ruolo di evitare frane e smottamenti. Anche il Fondo Forestale Italiano ha espresso contrarietà a questo progetto non condiviso con la comunità.

Ma questo bosco ha anche un valore sacro e paesaggistico. “Tra i monasteri si vede questa quinta paesaggistica che è stata scelta dagli eremiti che hanno popolato questa valle” spiega Benedetto Luciani sottolineando, dunque, l’importante danno paesaggistico e sacrale proprio vicino l’eremo di Santa Chelidonia e la rupe di Morra Ferogna. Il timore poi “è che questi 20 ettari possano rappresentare un primo nucleo visto che il Comune è proprietario di 100 ettari di bosco”.

Ma quali motivazioni ci sono dietro questo progetto? “L’idea precisa non c’è; solo qualche sospetto. Crediamo che ci siano interessi economici”. Quello delle Lucinette, sottolinea Luciani, “è un bosco alto, dove si respira. Un ambiente unico e per questo va difeso”.

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